lI TFR, noto anche come buonuscita o liquidazione, è una somma di denaro corrisposta al dipendente alla cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, raggiungimento dell'età pensionabile oppure dimissioni. Il calcolo del TFR tiene conto della retribuzione mensile e degli elementi retributivi di natura tipica, normale e ripetitiva, come tredicesima, eventuale quattordicesima, superminimi, premi presenza, straordinario fisso, importi forfettari, indennità per disagiata sede, provvigioni, partecipazioni ad esclusione dei rimborsi spese. Pertanto, il calcolo del TFR avviene annualmente sommando le retribuzioni lorde dal primo gennaio fino al 31 dicembre, divise per il coefficiente 13,5. L'anno successivo, l'importo accumulato viene rivalutato tenendo conto di un tasso fisso dell'1,5% più il 75% dell'aumento dell'indice ISTAT. Dal 1° luglio 2018 i lavoratori dipendenti non possono più richiedere il TFR in busta paga ad integrazione dello stipendio. La somma verrà solo accantonata. Ma ecco 10 cose da sapere sul vecchio sistema. .