La pensione di reversibilità è stata introdotta negli anni ottanta con lo scopo di salvaguardare i superstiti che non avevano una pensione o che comunque non raggiungevano un reddito minimo. La pensione di reversibilità viene concessa ai diretti successori del pensionato deceduto che percepiva già la pensione, oppure che ne ha maturato i diritti. Innanzitutto, specifichiamo che essa viene incassata dal coniuge (moglie o marito) anche se separato, purché gli venga passato l'assegno di mantenimento ai figli minori o maggiori fino a ventisei anni di età, ai figli inabili al proficuo lavoro o, ancora, ai figli maggiorenni con disabilità gravi. Gli enti previdenziali hanno l'obbligo di comunicare, a chi ne abbia interesse, i dati relativi alla propria situazione previdenziale e pensionistica.