Sconto in fattura e cessione del credito: ecco come funziona
Introduzione
Il Decreto Rilancio (Legge77/2020) ha previsto lo sconto immediato in fattura e la cessione del credito non soltanto per gli interventi agevolati con il Superbonus 110%. Infatti, è possibile esercitare questa opzione anche per gli interventi che rientrano nell'ecobonus tradizionale, nel bonus ristrutturazioni e nel bonus facciate. Leggendo questo breve tutorial si possono avere degli utili consigli e delle corrette informazioni sullo sconto in fattura e cessione di credito. Ecco allora di seguito tutte le indicazioni necessarie per sapere come funziona.
Occorrente
- Documenti ordinari
- Asseverazone tecnica
- Visto di conformità
Sconto in fattura
Lo sconto in fattura è un'alternativa alla detrazione fiscale. Esso è una modalità di rimborso che dà la possibilità di avere uno sconto, di pari importo, da applicare direttamente sulla fattura da pagare al fornitore. Quindi il rapporto tra chi esegue i lavori e chi li commissiona è diretto e non ci sono esborsi economici da parte del committente. Con la detrazione fiscale sull'IRPEF invece il rimborso viene "spalmato" in 10 anni oppure per 5, come previsto dalle diverse tipologie di ecobonus. In pratica l'azienda che esegue l'intervento si fa carico di anticipare al cliente, in una sola volta, la somma detraibile dalle imposte e necessaria per coprire l'intervento edile programmato.
Cessione del credito
In questo caso il contribuente invece di usufruire della detrazione può cedere il beneficio fiscale maturato ad un terzo soggetto. Il "decreto Rilancio" non pone limiti a tale riguardo. Il beneficio fiscale può essere infatti ceduto ad una banca, un'impresa di assicurazione oppure all'azienda che ha effettuato i lavori. II benefico fiscale quindi si trasforma e da detrazione diventa credito d'imposta, utilizzabile in compensazione ed usufruibile in 5 anni. Inoltre, il credito può essere ceduto a sua volta dai soggetti che l'hanno acquisito. I termini economici in base ai quali viene eseguito il trasferimento del beneficio fiscale sono stabiliti mediante libera contrattazione delle parti private interessate.
Differenza
Teoricamente lo sconto in fattura è sicuramente più vantaggioso della cessione del credito. Esso infatti, secondo la legge, deve essere pari all'ammontare della detrazione. Ad esempio per un lavoro agevolato con una detrazione al 50% ed un costo di 1.00 euro lo sconto deve essere pari a 500 euro. Mentre, nel caso della cessione di credito il corrispettivo può essere inferiore. Infatti, il contribuente potrebbe vendere il proprio credito d'imposta, dal valore nominale di 500, per un importo di 450. Bisogna però prestare attenzione in quanto se chi propone lo sconto aumenta il prezzo a 1.100 euro il contribuente si troverà a sostenere lo stesso costo (cioè 550). Quindi prima di fare una scelta bisogna ragionare sulle cifre reali.