La rendita catastale rappresenta un valore calcolato, attraverso differenti algoritmi. Questo parametro viene utilizzato anche per gli immobili. Chi ha una casa di proprietà, ha certamente dovuto fare i conti con la tanto temuta tassa dell'IMU e della Tasi. A questo proposito, molte persone, dopo aver calcolato l'imponibile dovuto per la tassazione attraverso gli strumenti delle nuove procedure moltiplicative, hanno potuto osservare quanto, nei più diversi e differenti casi, il valore catastale di un immobile risulti eccessivamente elevato. Alcune volte, si parla i cifre che arrivano incredibilmente quasi a superare i prezzi delle case in vendita sul mercato immobiliare. Ultimamente la rivoluzione dei vecchi estimi a portato a definire un algoritmo con cui calcolare reddita e valore catastale degli immobili. Un indicatore che supera il vecchio concetto dei vani per passare ai metri quadrati e con sole fasce (abitazioni, attività produttive e immobili sociali e pubblici) che costituiranno le attuali categorie che vanno da A1 (abitazione di tipo signorile) fino a A9 (castelli e palazzi storici). Quindi il valore unitario del metro quadro di ciascuno abitazione, applicando coefficienti che terranno conto di questa differenza. Vediamo dunque, con questa guida, i requisiti per abbassare la rendita catastale di un'abitazione.