Motivi per cui il mutuo potrebbe non essere concesso
Introduzione
Il mutuo è da sempre una fonte di preoccupazione per chi vuole acquistare un immobile, malgrado sia comunque l'unica e più pratica soluzione.
Vi è però l'alta probabilità che un mutuo non venga concesso. L'ente erogante infatti potrebbe valutare un alto rischio di insolvenza da parte del mutuatario, specialmente se si supera un ben determinato valore soglia. Le cause possono essere tante e molto comuni, riguardanti le caratteristiche redditizie del richiedente o l'immobile in sè da acquistare.
Ecco dunque una guida che vi illustrerà i motivi per cui il mutuo potrebbe non essere concesso.
Richiesta di importo troppo alto
Se il mutuatario ha una disponibilità economica non adeguata all'importo che richiede, l'ente potrebbe valutare il rischio di insolvenza troppo alto. Un mutuo si caratterizza da rate mensili da un terzo circa del proprio reddito a salire, vengono poi valutati i risparmi e lo stile di vita del richiedente per delineare un profilo adeguato.
Molte volte quindi un mutuo non viene concesso solamente perché si è richiesta una cifra al di fuori delle proprie possibilità.
Cattivi pagatori
Se in passato il mutuatore ha già fatto richiesta di finanziamenti/mutui e, per più mesi consecutivi, sono state saltate delle rate, l'ente inserirà (previo avviso) il suo nome in una lista di "cattivi pagatori" presso EURISC, consultabile per'altro da ogni altro ente.
I soggetti presenti in questa lista saranno probabilmente esonerati da altri finanziamenti per la durata massima di 36 mesi, sempre che ogni addebito venga alla fine pagato.
Reddito non dimostrabile e non omogeneo
Come detto quindi, prima di rilasciare un mutuo l'ente deve avere delle garanzie di un ritorno sicuro. Queste garanzie sono date in primis dal reddito del mutuatario. Per questo motivo sono favoriti i soggetti con contratti a tempo indeterminato e che abbiano un reddito omogeneo da un determinato numero di anni.
Negli ultimi tempi banche ed enti si sono adeguati per i lavoratori autonomi. Questi infatti potranno usufruire di parametri più variabili e, eventualmente, sospendere i pagamenti per un ben determinato numero di tempo.
In questa logica i lavoratori con redditi discontinui possono dunque riscontrare serie difficoltà, specialmente se non possono dimostrare i loro guadagni annui.
Età avanzata e situazione lavorativa
Vi sono inoltre motivazioni da non sottovalutare. Se il richiedente risulta avere un età al di sopra dei 75 anni, il mutuo non verrà concesso poiché la soglia di insolvenza è troppo alta, a prescindere dal reddito del soggetto.
Altra causa potrebbe essere una situazione lavorativa incerta. Se il mutuatario si trova in cassa integrazione, mobilità o temporanee "ferie forzate", vi sono elevate possibilità che l'ente vi neghi il mutuo fino al termine della condizione lavorativa.
Rischi e irregolarità dell'immobile
Nel caso l'immobile risulti avere irregolarità legali ed edilizie o vi sono basse possibilità di rivendita del bene, l'ente o banca negheranno il mutuo. Se infatti il mutuatario si ritroverà impossibilitato nel pagare le rate e la banca sarà costretta a pignorare e dunque impossessarsi dell'immobile, questa potrebbe avere serie difficoltà nella rivendita all'asta pubblica.
Altra causa di negazione del mutuo si riscontra nella donazione ed ereditarietà del bene. Se infatti l'immobile è stato donato da una persona ora defunta e i rispettivi eredi rivendichino la proprietà, l'ente potrebbe rifiutarsi di elargire un mutuo per problemi legali che si andrebbero a creare, sempre nell'eventualità di un pignoramento.