Metodologia per l'attribuzione del codice Ateco
Introduzione
Il codice ATECO è una combinazione alfanumerica che identifica un'attività economica. Le lettere individuano il macro-settore economico, i numeri invece (da due fino a sei cifre) rappresentano le categorie ed i settori. Il codice viene attribuito alle aziende dalla Camera di Commercio nel momento della loro apertura. Ciò è importante per la classificazione delle attività economiche, fiscali e contributivi. Ogni codice pertanto corrisponde ad un'attività lavorativa diversa. La classificazione viene approvata dall'ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) in stretta collaborazione con l'Agenzia delle Entrate, la Camera del Commercio ed altri Enti. L'Istituto Nazionale di Statistica ha il compito di rivederla ed aggiornarla periodicamente. Leggendo questo breve tutorial si possono avere delle utili informazioni sulla metodologia per l'attribuzione del codice ATECO.
Occorrente
- iscrizione alla Camera di Commercio
- richiesta di partita IVA
Sicurezza aziendale
La classificazione aziendale riveste un ruolo importante. Infatti, da essa dipendono alcuni adempimenti aziendali come i corsi sulla sicurezza. La distinzione delle aziende in base al tipo di lavoro svolto dà la possibilità di determinare l'attribuzione del livello di rischio (basso, medio ed alto) lavorativo dell'attività economica. Una corretta individuazione del rischio aziendale, attraverso il codice ATECO, è fondamentale. Da essa dipendono le misure di sicurezza dei locali ed anche la prevenzione e la protezione dei lavoratori che l'azienda è obbligata a seguire. Inoltre, la classificazione consente di stabilire il tipo di formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Scelta codice
La scelta del codice ATECO da attribuire alla propria azienda in fase di iscrizione alla Camera di Commercio non è molto semplice. Infatti, i futuri proprietari della partita IVA hanno continui dubbi ed angosce. Per questa operazione è indispensabile consultare l'elenco che l'ISTAT mette a disposizione sul suo sito internet. L'elenco, in ordine alfabetico, è piuttosto lungo e diviso in categorie e sottocategorie. Per ogni codice è presente una descrizione dell'attività corredata da una dettagliata spiegazione. A volte con il fai da te si corre il rischio di scegliere un codice ATECO sbagliato. Per questo motivo, in sede di apertura della partita IVA, è consigliabile rivolgersi ad un esperto. Egli dall'alto della sua esperienza è in grado di identificare il codice corretto e di fare un inquadramento fiscale e previdenziale.
Codice sbagliato
Un errato codice ATECO può portare ad un inquadramento sbagliato della propria attività ai fini fiscali e contributivi. Inoltre, un codice errato potrebbe comportare l'incompatibilità dell'attività con l'iscrizione all'ordine. Esistono delle sanzioni per l'errata oppure mancata applicazione del codice ATECO, ma è possibile risolvere il problema. Bisogna indicare i codici corretti nel modello "Redditi" e presentare il modello di variazione entro i termini stabili dalla legge. Alcune tipologie di attività risultano essere difficili da inquadrare, ad esempio quelle legate al web in quanto i codici non costituiscono una scienza esatta. A volte essi vengono applicati più per analogia che per il reale svolgimento dell'attività. In qualche caso è possibile attribuire anche più di un codice all'azienda. Bisogna però prestare particolare attenzione a che essi non siano incompatibili fra di loro. Infine, quando si cambia attività bisogna fare un'immediata comunicazione al fisco ed utilizzare il codice ATECO corretto..
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Consigli
- Scegliete attentamente il codice ATECO più adatto all'attività che desiderate svolgere.
- Rivolgersi ad un esperto