Limiti all'emissione di assegni bancari
Introduzione
Le regolamentazioni in Italia cambiano spesso, tanto che è difficile restare al passo. È importante però informarsi ed aggiornarsi per non incappare in spiacevoli inconvenienti soprattutto quando parliamo di soldi e fisco. Negli ultimi anni la tendenza è quella di allinearsi alle direttive europee e di aumentare la tracciabilità dei flussi monetari con norme antiriciclaggio. Sia per i privati che per le aziende è diventato oramai complicato districarsi tra leggi e norme. Per questo vogliamo renderci utili spiegandovi quali sono gli attuali limiti all'emissione di assegni bancari.
Clausole
Tutti gli assegni bancari o circolari, per legge, devono riportare alcuni elementi distintivi. Per importi pari o superiori ai 1000?, devono essere presenti la data, il luogo di emissione, l'importo, la firma, il beneficiario e la cosa più importante, la dicitura "Non Trasferibile". Le banche si sono adeguate alle ultime disposizioni di legge apponendo la clausola prestampata della non trasferibilità ma è giusto che noi ne siamo a conoscenza per ogni evenienza. Anche se non ve n'è alcuna necessità, possiamo far richiesta al nostro istituto di credito di assegni senza la dicitura. Questo, ovviamente, se intendiamo usarli per importi inferiori ai 1000?. In questo caso, per ogni assegno richiesto è previsto il pagamento di un bollo pari a 1,50? a carico del richiedente. La violazione del limite della soglia dei 1000? comporta sanzioni che partono dai 3000? fino a 50.000?.
Tempi per l'incasso
Gli assegni vanno presentati all'incasso entro 8 giorni se la piazza è la stessa, o 15 giorni se la piazza è diversa. Per spiegare cosa vuol dire "piazza" facciamo un esempio: se riceviamo un assegno in cui il Comune di emissione non coincide con il Comune in cui ha sede la banca per la riscossione, vuol dire che l'assegno è fuori piazza. Trascorsi i termini per la riscossione, l'assegno perde la natura esecutiva, ovvero chi lo emette non è più tenuto a garantirne la copertura. Inoltre, il correntista che ha emesso l'assegno, trascorsi i termini, può ordinare alla banca di non effettuare più il pagamento, questo al fine di scongiurare un protesto da parte del creditore. Dall'altra parte, il beneficiario può tentare il cosiddetto protesto tramite un notaio, un ufficiale giudiziario oppure un segretario comunale.
Assegni senza copertura
Gli assegni non hanno limiti di importo massimo per questo è importare conoscere i limiti di un assegno bancario rispetto ad uno circolare. L'assegno bancario può essere senza autorizzazione, cioè la banca ne ha revocato l'autorizzazione per l'emissione. L'assegno può essere sbarrato, ciò vuol dire che può essere incassato solo tramite accredito sul conto. Ancora, può essere senza provvista, vale a dire scoperto, cioè non ci sono fondi sufficienti a copertura dell'importo. Quasi tutti questi inconvenienti non sono presenti nell'assegno circolare.
Consigli
- Consigliamo di accettare assegni circolari poiché garantiscono la disponibilità della cifra riportata
- Ricordiamo che è vietato per legge, emettere assegni senza beneficiario e senza clausola di trasferibilità