Licenziamento e dimissioni
Introduzione
Per estinguere un rapporto di lavoro, è necessario che entrambe le parti cioè sia il datore di lavoro che il dipendente, recedano da un rapporto lavorativo con un licenziamento o con delle dimissioni. Tutte e due le cose, sono disciplinate con le leggi vigenti e il codice civile, ha una sezione apposita per l'estinzione del contratto di lavoro. In questa guida, con pochi e semplici passaggi, vi illustrerò le principali differenze tra licenziamento e dimissioni, fornendovi tutte le informazioni necessarie nel caso in cui si verifichino queste due possibilità. Vediamo quindi come procedere.
Il licenziamento deve essere giustificato
Il licenziamento, per legge, deve essere sempre giustificato da motivi ben validi e precisi che vengono citati nel codice civile come "notevole inadempimento degli obblighi contrattuali del prestatore di lavoro". Bisogna però precisare che il giudice, potrebbe ritenere giusti, anche altri motivi non menzionati nelle leggi che regolano i contratti lavorativi (CCNL) infatti le cause del licenziamento, si dividono in oggettive e soggettive. Al contrario, per dimissioni, s'intende l'azione con cui il lavoratore recede dal contratto di lavoro. In parole più semplici, il lavoratore, decide per vari motivi, di non voler più prestare la sua opera presso l'azienda.
Dare preavviso prima di presentare le dimissioni
Gli unici casi in cui la legge prevede che non debba esserci un preavviso prima di presentare le dimissioni, è quando si verifica un mancato pagamento dello stipendio mensile o dei contributi da parte del datore di lavoro o anche quando sopraggiungono degli stati improvvisi di cattiva salute o di imprevisti familiari seri per cui il lavoratore è obbligato a lasciare il lavoro. Anche in questo caso, il giudice prevede che ci sia una giusta causa e anche nel caso di un contratto a tempo determinato dove il lavoratore può recedere dal contratto, prima dei tempi contrattuali stabiliti.
Quando rassegnare le dimissioni
L'articolo 2118 del codice civile, inoltre, prevede che le dimissioni possono essere sospese nel momento in cui il datore di lavoro presenti un preavviso al suo dipendente, proprio per consentirgli di trovare un valido sostituto. La legge prevede anche una tutela particolare nei casi di alcune specifiche ipotesi. Se una lavoratrice per esempio, vuole rassegnare le dimissioni in caso di matrimonio, deve convalidare la sua domanda, presso gli uffici della Direzione Generale Del Lavoro. Tenete presente che essere licenziati a meno che non sia per un motivo a vostro discapito, non è assolutamente una "pecca" sul vostro curriculum.