Le principali tipologie di mutui
Introduzione
Il mutuo è una particolare tipologia di contratto che coinvolge due soggetti: il mutuante (colui che eroga una somma di denaro oppure una quantità di beni fungibili) ed il mutuatario (chi si impegna a restituire alla scadenza la somma pattuita). Un mutuo quindi presenta la caratteristica della reciprocità in quanto ciò che viene prestato deve essere restituito entro una certa scadenza. Leggendo questo breve tutorial si possono avere alcune utili informazioni sulle principali tipologie di mutui.
Tasso fisso
È un finanziamento caratterizzato da un tasso che rimane costante per tutta la durata del piano di ammortamento. Con questo tipo di mutuo si può conoscere l'importo della rata fin dalla stipula del contratto e si ha la certezza che non cambia nel tempo. Al momento della firma del contratto di mutuo si sa esattamente la somma che bisogna restituire alla banca e la singola rata del mutuo, che comprende sia il capitale che gli interessi. Infine, il tasso d'interesse applicato può essere determinato generalmente dalla somma tra lo spead e l'indice di riferimento.
Tasso variabile
Questo tipo di mutuo è legato all'oscillazione di un indice finanziario di riferimento. In base all'andamento del mercato finanziario l'ammontare della rata può variare. Verso l'alto se il tasso di riferimento sale, verso il basso se quest'ultimo scende. L'importo della rata quindi dipende dall'andamento del mercato riferito al periodo previsto per il pagamento della nuova rata. Spesso gli importi iniziali delle rate sono più contenuti rispetto a quelli di un mutuo a tasso fisso.
Tasso misto
In questo caso il contratto prevede una modifica del tasso di interesse da variabile a fisso e viceversa durante la durata del mutuo. Generalmente il mutuatario richiede un mutuo a tasso misto quando si vuole tutelare dalle oscillazioni del mercato finanziario e garantirsi una relativa sicurezza. Il cambio di tasso può essere effettuato più volte secondo quanto stabilito al momento della stipula del mutuo. Bisogna però considerare che passare, per esempio, dal tasso variabile a quello fisso in periodo di rialzo non costituisce automaticamente una garanzia di risparmio.
Tasso bilanciato
È un tipo di tasso di interesse caratterizzato dalla sua suddivisione in percentuali predeterminate dal cliente oppure disposte dal contratto di mutuo. La rata di un mutuo a tasso bilanciato è composta da una percentuale a tasso fisso e da una a tasso variabile. Ha una sostanziale differenza con il mutuo a tasso misto. Quest'ultimo infatti suddivide il mutuo in due periodi temporali, una parte con tasso fisso ed un'altra con tasso variabile.
Tasso variabile con Cap
È sostanzialmente un mutuo con un tasso variabile che dà la possibilità di stabilire anzitempo un tetto massimo oltre il quale non si può andare. Il Cap è un'opzione che si può chiedere e scegliere nel momento in cui viene stipulato il mutuo. In questo modo è possibile stabilire in anticipo il tetto massimo di interesse da calcolare sulla rata. Ciò assicura che mai le fluttuazioni del mercato finanziario possono incidere travalicando il tetto stabilito. È comunque opportuno valutare con attenzione più proposte.