Il protesto è una contestazione solenne che viene effettuata da un pubblico ufficiale. Egli richiede l'ammontare non pagato della cambiale oltre agli interessi legali e le spese di protesto. La legge prevede che il protesto sia notificato al debitore tramite una lettera raccomandata, ma in alcuni casi la notifica può essere consegnata a domicilio, in via eccezionale. Il protesto è un titolo esecutivo e quindi se la cambiale non viene pagata l'altra parte in causa può richiedere un risarcimento immediato in altra forma. Il debitore che ritiene ingiusto il protesto ha dieci giorni di tempo per fare ricorso, a partire da quando ha ricevuto la notifica. Trascorso questo periodo di tempo, l'Ufficiale Giudiziario può richiedere il pignoramento dei beni. Il notaio in questi casi comunica alla Camera di Commercio l'inadempienza ed il nominativo del debitore viene reso pubblico attraverso il registro online.