Le 5 cose che un buon capo non deve dire
Introduzione
Dirigere, organizzare avere delle responsabilità mette ogni individuo di fronte a delle scelte non sempre facili, ne comode; ma, purtroppo, il lavoro di responsabilità e la dirigenza che spetta ad un capo non sono una cosa semplice. Comunque sia, un capo deve cercare di non commettere errori particolarmente catastrofici dal punto di vista amministrativo ed umano. Dovrà fare attenzione a come si rapporta con i suoi dipendenti o subalterni e a ciò che dice. Vediamo allora quali sono le 5 cose che un buon capo non deve dire.
Occorrente
- Moderazione - educazione - empatia - elasticità mentale - rispetto - saper valorizzare le persone
I dipendenti vanno resi autonomi
I dipendenti vanno resi autonomi, sicuri di sé, motivati ed incentivati; solo così si potrà ottenere da loro, il massimo dell'efficienza e di conseguenza del profitto produttivo. Molto spesso, però, tali meccanismi vengono sottovalutati. Un buon capo dovrà essere autorevole e non autoritario, dovrà porsi il più possibile in una posizione paritaria quando si trova a confronto con un dipendente che si prodiga nelle sue attività lavorative, guadagnandosi la stima dei propri dipendenti. Non dire mai frasi del tipo "SEI UN INCAPACE!", oppure "COSA STAI COMBINANDO!". Far aumentare invece l'autostima di un dipendente ed accrescere la sua sicurezza, significa avere un lavoratore attivo e vincente al 100%.
Non limitare l'ingegno altrui
Evitare di dire: "LE COSE VANNO FATTE A MODO MIO!" La limitazione all'ingegno altrui chiude le porte a qualsiasi progresso, e i confronti servono a crescere e costruire insieme. Se una cosa proprio non vi soddisfa, cercate di indurre il vostro dipendente a rettificarla, inducendolo ad un ulteriore ragionamento ed analisi del lavoro svolto. Mai essere perentori, altrimenti rischierete di smorzare gli entusiasmi mettendo dei "paletti" al rapporto umano e collaborativo. Imparate piuttosto ad essere più elastici e a valutare anche dei punti di vista diversi dai vostri. Un buon capo saprà come tirar fuori il meglio dai propri dipendenti, senza essere mai offensivo.
Non causare frustrazione o ancor più umiliazione
Errare è umano, ma attenzione: accettate che il vostro dipendente sia brillante e lungimirante per 300 giorni l'anno e concedetegli di tanto in tanto qualche errore senza causargli frustrazione o ancor più umiliazione. Il vostro dipendente ha bisogno d'aiuto e vi chiede un consiglio? Se voi non avete tempo o voglia, indirizzatelo verso un collega che potrà aiutarlo a risolvere la situazione o, in alternativa, fatelo voi ma non gli dite di cavarsela da solo, o che non avete tempo, ne tanto meno che non è capace. Altra frase da non dire mai è: "NON CI RIESCI?", oppure "QUESTO COMPITO LO AFFIDO A QUALCUN'ALTRO". Meglio chiedergli se necessita di una mano ed indicargli come e dove potrà averla.
Consigli
- Siate diplomatici e di ampie vedute ne beneficerà la produttività aziendale