ISEE: che cos'è e come si calcola
Introduzione
All'interno della presente guida, andremo a occuparci di ISEE. Nello specifico, come avrete ben potuto comprendere attraverso la lettura del titolo stesso della nostra guida, ora andremo a spiegarvi, che cos'è e come si calcola l'ISEE.
Ogni anno, durante i mesi di Settembre-Ottobre, tra i tanti documenti che si richiedono per poter calcolare la situazione economica di una famiglia, vi è anche l'Isee, un indicatore che consente anche di usufruire non soltanto di prestazioni sociali, ma di poter beneficiare dei servizi di utilità pubblica, a condizioni agevolate. Se si vuole sfruttare a pieno le possibilità che offre tale strumento, è necessario conoscerlo bene.
Come abbiamo appena spiegato all'interno del passo d'introduzione della nostra guida, ora andremo a spiegarvi che cos'è e come si calcola l'ISEE. Non perdiamo assolutamente del tempo prezioso e cominciamo subito ad argomentare su questo determinato argomento.
Innanzitutto bisogna sapere che l'acronimo Isee sta a significare Indicatore della situazione economica equivalente, e serve pertanto a calcolare a quanto ammonta la ricchezza di ogni famiglia, per poi classificare quelle che hanno più bisogno di agevolazioni da parte dello Stato.
Per calcolare tale indicatore bisogna compilare la Dichiarazione sostitutiva unica, dove si inseriscono tutti i dati anagrafici, patrimoniali ed economici di una famiglia.
Per far parte del nucleo familiare, i componenti devono risiedere nella via indicata; se vi fosse un cambiamento di domicilio, si deve procedere alla nuova compilazione dell'ISEE.
Per il calcolo, si devono inserire i redditi percepiti nell'ultimo anno, sia da lavoro dipendente, sia da prestazioni di altro genere, ed inviare il tutto all'I. N. P. S., che provvederà a riformulare ed aggiornare i dati, con i parametri già in loro possesso.
La dichiarazione va presentata all'ente che esibisce la prestazione sociale agevolata, o al comune di residenza, ad un centro di assistenza fiscale o accedendo al sito internet dell'I. N. P. S., allegando un documento di riconoscimento. L'Isee può essere presentata in qualsiasi periodo, con legittimità di 12 mesi dal momento del rilascio, ed ha efficacia nei riguardi di tutti i componenti del nucleo familiare.
L'attestato è strutturato con un modello base avente un numero di allegati uguale al totale dei costituenti della famiglia.
I casi di compilazione dell'Isee è la variazione reddituale in un dato momento dell'anno, pari almeno al 25% dell'indice dichiarato, come ad esempio la perdita del lavoro, o un mutamento dell'orario lavorativo. Per un lavoratore dipendente a tempo determinato, la compilazione dell'Isee va eseguita a condizione che ci siano almeno 120 giorni di contratto a termine nell'anno precedente alla sospensione del rapporto. Nel caso di lavoratore autonomo, l'attività deve essere cessata e proseguita per un minimo di 12 mesi. È di fondamentale importanza, allegare la documentazione che certifichi i mutamenti prestazionali e lavorativi avvenuti.
In ultima analisi, vi consiglio vivamente la lettura di ulteriori articoli che possano fornirvi delle informazioni interessanti su questo specifico argomento che abbiamo provato a sviluppare all'interno dei quattro passi della nostra guida. Con questo fine, eccovi allegato un link interessante sulla tematica: https://www.amministrazionicomunali.it/isee/calcolo_isee.php.
Spero che questa guida su ISEE: che cos'è e come si calcola, possa esservi stata utile.