Infortunio: come calcolare l'integrazione a carico dell'azienda
Introduzione

In qualunque azienda ci si trovi, può capitare di assistere ad un infortunio sul lavoro, oppure di esserne vittima. Molto spesso, ciò si verifica per ragioni differenti, come una scarsa sicurezza messa a disposizione dall'azienda o la presenza di attrezzature difettose.
Ad ogni modo, indipendentemente dal tipo di origine dell'infortunio sul lavoro, i dipendenti godono di alcuni diritti specifici. In questi casi, come dovrà comportarsi l'imprenditore? Scopriamolo in questo articolo, in cui tratteremo dell'integrazione a carico dell'azienda. In sostanza, si tratta di una somma di denaro che le aziende devono versare ai propri dipendenti infortunati. Vediamo quindi come si fa a calcolarla in modo semplice e veloce.
Occorrente
- Comunicazione immediata di avvenuto infortunio
- Calcolo dell'integrazione in base all'infortunio
Comunicare l'infortunio
Per ottenere il versamento dell'integrazione da parte del datore di lavoro, il dipendente vittima di infortunio deve anzitutto comunicare nell'immediato l'infortunio che ha subìto. Non importa se si tratta di un problema di lieve entità, il datore di lavoro (o il dirigente) deve esserne a conoscenza quanto prima. Il lavoratore deve inviare al proprio capo i certificati medici attestanti l'inizio, la continuazione e la guarigione dell'infortunio.
Quanto al datore di lavoro, egli dovrà accompagnare l'infortunato all'ambulatorio INAIL o al più vicino pronto soccorso. Se l'infortunio non guarisce entro 3 giorni, il datore di lavoro deve denunciare l'evento all'INAIL e all'Autorità di P. S. Del comune in cui ha avuto luogo l'infortunio.
Per quanto riguarda l'entità dell'integrazione, sono i contratti collettivi a determinarla.
Calcolare indennità INAIL
Dunque, qualora il datore di lavoro erogasse l'intera differenza tra la normale retribuzione e l'indennità a carico dell'INAIL, il lavoratore assente per infortunio avrebbe un vantaggio retributivo rispetto al lavoratore in servizio. Questo perché l'indennità corrisposta dall'INAIL non dipende dai contributi. Per ovviare, si utilizza il sistema della "lordizzazione".
In pratica, l'indennità INAIL aumenta considerando l'incidenza della contribuzione. L'integrazione che il datore di lavoro deve versare al dipendente si determina dalla differenza tra la normale retribuzione lorda e l'indennità INAIL lordizzata.
Il coefficiente di lordizzazione si ricava utilizzando questa formula: 100: (100 - ctr), laddove il valore ctr corrisponde alla percentuale dei contributi a carico del lavoratore.
Determinare la retribuzione spettante
Dopo aver trovato anche il coefficiente, lo si dovrà moltiplicare per l'importo dell'indennità di infortunio. Se ad esempio l'aliquota a carico del dipendente è pari a 8,89%, il coefficiente di lordizzazione sarà 100: (100 - 8,89) = 1,0975743.
Applicando i criteri CCNL, si dovrà determinare la retribuzione che spetta al dipendente per il periodo di infortunio. In questa fase, occorrerà andare a calcolare la differenza tra la retribuzione e il risultato della moltiplicazione fra l'importo per l'indennità di infortunio e il coefficiente. Qualora il risultato fosse positivo, allora sarà possibile ottenere l'importo dell'integrazione. In caso contrario, invece, non vi sarà integrazione con un risultato negativo. Come potete vedere, si tratta di calcoli abbastanza semplici.
Consigli
- Comunicate tempestivamente l'avvenuto infortunio, al fine di usufruire dell'integrazione nel periodo in questione.
- Per qualunque dubbio o perplessità, consultate Il sito dell'INAIL..