I pro e i contro del lavoro notturno
Introduzione
Molto spesso può capitare di essere indecisi se accettare o meno la proposta di un lavoro che si svolge di notte. In questi casi, diventa sempre fondamentale comprendere quali siano gli aspetti positivi e negativi da considerare con attenzione, prima di prendere una qualsiasi decisione. In questa guida vogliamo dunque illustrarvi quali sono i principali pro e contro del lavoro notturno.
Avere la mattinata a disposizione
Uno degli aspetti più vantaggiosi prodotti da un lavoro notturno, è senza dubbio quello di avere tutta la mattinata e buona parte del pomeriggio liberi o comunque a propria disposizione per riposare, coltivare i propri hobby o per svolgere qualsiasi tipo di attività che, se si avesse un lavoro diurno, non si potrebbero svolgere. Si può dunque affermare che, per certe persone, il lavoro notturno, dunque, consente un buon grado di libertà e di tempo a disposizione.
Essere meno stressati
Tra i più significativi "pro" del lavoro notturno, vi è anche la possibilità di raggiungere il proprio posto di lavoro in modo semplice e soprattutto veloce. Durante la notte, infatti, il traffico è decisamente meno intenso (per non dire inesistente). Ciò vi farà perdere meno tempo e vi consentirà di iniziare a lavorare in modo più armonico e meno stressante. Il lavoro notturno, insomma, sembra essere un lavoro davvero adatto a chi desidera vivere in modo meno caotico la propria esperienza lavorativa.
Gestire l'insonnia in modo attivo
Ma non solo: un lavoro che si svolge di notte può anche essere adatto a chi soffre di insonnia, occupandolo nel corso di questo periodo della giornata in modo più utile, attivo e stimolante. Addio dunque a interminabili notti insonni: spazio, invece, a nottate da riempire con impegno e partecipazione. Meglio ancora se in compagnia di altri colleghi.
Subire l'alterazione del rapporto sonno-veglia
Va tuttavia sottolineato che, per ciò che riguarda un'occupazione notturna, non tutto sembra essere rose e fiori. Accanto ai "pro", esistono infatti anche delle piccole o grandi controindicazioni che, al momento della scelta lavorativa, vanno comunque prese seriamente in considerazione. A cosa ci riferiamo? Ad esempio, al fatto che, chi lavora di notte, potrebbe avere una giornata del tutto "sfasata", con lunghe mattinate nelle quali sarà necessario dormire e riposare. Una sorta di alterazione sonno-veglia, insomma, con conseguente pericolo anche per la propria salute. E, sotto l'aspetto pratico, con la conseguente impossibilità nel portare avanti le altre faccende di tipo domestico o familiare. In questi casi, sarà necessario armarsi di molto spirito di organizzazione per ovviare a questo fatale inconveniente.
Rischiare una diminuzione dei tempi di reazione
Un altro "contro" del lavoro notturno è ben rappresentato da un recente studio prodotto da una università britannica, che ha seguito, per oltre un decennio, tremila lavoratori di età compresa tra 32 e 62 anni, rilevando come questi abbiano prodotto, a causa del loro lavoro notturno, una marcata tendenza ad un repentino peggioramento delle loro prestazioni, dal punto di vista della memoria, dell'attenzione e della velocità di reazione.
Avere problemi di sicurezza
Infine, per chi decide (o è obbligato) a lavorare di notte, esiste anche un pericolo di carattere ambientale. Questo si verifica soprattutto per alcuni lavori che, di notte, non appaiono sicuri come quelli che si svolgono di giorno. Ci riferiamo al rischio di incorrere in furti, rapine, aggressioni che, di notte, risultano statisticamente più frequenti. Nella scelta o meno di un'occupazione notturna, anche questo aspetto, dunque, deve essere tenuto nella massima considerazione possibile.