I lavori usuranti ai fini dell'età pensionabile
Introduzione
Il legislatore aveva già previsto, nel 1999, una tutela per i lavoratori impegnati in mansioni usuranti. Nel 2012, tale legge è stata modificata, dando la possibilità di accedere alla pensione anticipata per determinate categorie di lavoratori per attività definite particolarmente faticose e pesanti. Con il termine lavori ?usuranti? ci si riferisce a quei lavori che comportano mansioni faticose, come i lavori in miniera o alle alte temperature, i lavori notturni o a turni, e i conducenti di veicoli adibiti al trasporto di passeggeri. Ma vediamo insieme nel dettaglio, quali lavori usuranti vengono presi in considerazione ai fini della riduzione dell'età pensionabile, ricordando che il requisito minimo richiesto è pari a 35 anni di contribuzione, in presenza di un?età anagrafica di almeno 61 anni.
Lavori in galleria, cava o miniera
Rientrano in questa categoria i lavoratori impegnati nei lavori in galleria (per gli addetti al fronte di avanzamento), nelle cave di materiale di petroso o ornamentale, o i lavoratori impegnati nelle miniere. Queste mansioni, qualora venissero svolte, anche solo parzialmente, nei sotterranei, dovranno presentare questo carattere con prevalenza e continuità.
Lavorati nei cassoni ad aria compressa
Sono compresi in questa categoria, i lavoratori impiegati nei cassoni ad aria compressa. Per via della pressione a cui sono sottoposti, questi soggetti hanno ottenuto la tutela del legislatore, e a questa particolare mansione è riconosciuto lo status di lavoro usurante.
Lavori svolti dai palombari
Ai fini del riconoscimento del lavoro usurante, la legge considera tale il lavoro subacqueo del palombaro, cioè quel lavoratore che, munito di scafandro, si immerge per operare sott?acqua, raggiungendo profondità limitate. Cosa ben diversa è il sommozzatore, che infatti non è stato tutelato dalle legge sul lavoro usurante.
Lavori ad alte temperature
Le mansioni che espongono i lavoratori ad alte temperature, rientrano tra quelle per cui viene riconosciuto il diritto. Ciò avviene, in particolar modo, per le mansioni dove non è possibile adottare misure di prevenzione (ad esempio per gli addetti alle fonderie e per gli operai addetti ad operazioni di colata manuale).
Lavorazione del vetro cavo
La lavorazione del vetro cavo, e nello specifico, le mansioni dei soffiatori impiegati nell?industria del vetro cavo, che eseguono questi lavori a mano o a soffio, sono stati tutelati dal legislatore che li ha inseriti nell?elenco delle mansioni per cui è riconosciuto il lavoro usurante.
Lavori espletati in spazi ristretti
La categoria di lavori espletati in spazi ristretti lascerebbe spazio a molteplici interpretazioni, e per questo motivo il legislatore è intervenuto specificando che debba essere necessario il carattere di prevalenza e continuità, con particolare riferimento alle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale. Sono ricomprese, inoltre, anche le mansioni svolte all?interno di spazi ristetti, come intercapedini, pozzi, o grandi blocchi.
Lavori di asportazione dell’amianto
Rientrano in questa categoria i lavoratori impegnati nell?asportazione dell?amianto, purché tale mansione venga svolta con carattere di prevalenza e continuità. Per i lavoratori a contatto con l?amianto, negli ultimi anni, il legislatore è intervenuto più volte per tutelare il delicato compito svolto.
Lavori notturni
I lavoratori notturni sono oggetto di tutela, a patto che possano far valere una determinata permanenza nel lavoro notturno, prestando la loro attività, di notte, almeno 6 ore e per un minimo di 78 giorni lavorativi annui. Il requisito si abbassa a 64 giorni lavorativi annui per coloro che avevano maturato l?accesso anticipato già al 1 luglio 2009.
Lavoratori addetti alla “linea catena”
I lavoratori addetti alla cosiddetta ?linea catena? sono coloro che vengono impiegati all'interno di un processo produttivo in serie. Il legislatore ha escluso gli addetti alle lavorazioni collaterali, gli addetti alla manutenzione e al rifornimento dei materiali, e coloro che si occupano del controllo computerizzato delle linee di produzione o deputati al controllo della qualità.
Conducenti di veicoli pesanti
Rientrano in questa categoria i conducenti di veicoli pesanti purché di capienza non inferiore a nove posti (compreso il conducente) ed adibiti al servizio di trasporto pubblico. Non rientrano in questa tutela i conduttori di mezzi pesanti e camion: quest'attività è stata definita, infatti, dal legislatore, gravosa, ma non usurante.