Guida ai tipi d'investimento finanziario
Introduzione
Il mercato finanziario è molto complesso e le possibilità di investimento sono tante: azioni, obbligazioni, fondi comuni, polizze ed altro ancora. Per cui, scegliere un investimento è sempre più difficile, soprattutto per chi non è competente in materia.
La scelta di un prodotto deve essere fatta in base alle proprie esigenze, che sono di tipo mentale (rischio o non rischio), temporale (i soldi servono a breve o nel lungo termine), previdenziale (pensione o liquidazione futura), e quant?altro.
Di conseguenza, un impiego di denaro in campo finanziario deve soddisfare un bisogno: non esiste un prodotto migliore degli altri, ma un prodotto che possa risolvere una particolare esigenza.
Nei prossimi passi è raccolta una piccola guida ai tipi d?investimento finanziario che aiuterà a comprendere le caratteristiche di alcuni prodotti.
I Buoni Fruttiferi Postali
Se non si è disposti a correre rischi si può optare per i Buoni Fruttiferi Postali, sottoscrivibili presso un qualsiasi ufficio postale.
Da premettere che il mercato italiano ha subìto negli anni dei cambiamenti molto forti, tra i quali il consolidamento di una bassa inflazione e, di conseguenza, di rendimenti finanziari molto bassi.
Oggi i Buoni Fruttiferi Postali Ordinari offrono rendimenti che vanno dallo 0,01%, dopo il primo anno, allo 0,32% del ventesimo anno, e parliamo di tassi lordi. Si possono riscuotere solo dopo il primo anno, ottenendo il capitale versato e l?interesse maturato.
Si può anche accendere un Libretto Postale, che consente di versare o prelevare denaro in qualsiasi momento, ma con rendimenti sempre vicini allo zero. I libretti possono anche essere sottoscritti sotto forma di Piani di Risparmio, alimentati con versamenti periodici ed in modo automatico.
I Titoli di Stato
Nessun rischio di perdite nemmeno con i Titoli di Stato (a meno di un improbabile fallimento statale). Si tratta di fare un prestito allo Stato, ricevendo in cambio, alla scadenza, oltre al capitale versato, gli interessi.
I BoT (Buoni ordinari del Tesoro) sono titoli a breve termine (3, 6 o 12 mesi) con rendimenti, stando alle ultime aste, addirittura negativi.
I CTz (Certificati del Tesoro zero-coupon) hanno durata tra 1 e 2 anni e rendimenti appena sopra lo zero.
I CcT (Certificati di credito del Tesoro), sono a tasso variabile indicizzato a quello dei BoT, quindi vicino allo zero o anche meno.
Per avere un rendimento appena sopra il 2% (lordo) bisogna investire in BTp decennali. Possono essere venduti prima della scadenza, ma occore fare attenzione al prezzo di vendita fissato dal mercato, perché si rischia di realizzare una perdita.
Le Obbligazioni
Simili ai titoli di Stato sono le Obbligazioni. In questo caso, però, l?investitore presta i risparmi, non allo Stato, ma ad emittenti come banche, società private o enti pubblici.
Il rendimento è poco più di quello dei titoli di Stato e dipende dal vincolo temporale, ma anche e soprattutto, dalla solidità di chi le emette: esiste, infatti, il rischio che la società emittente non riesca a rimborsare il capitale alla scadenza. Più alto è il rischio di insolvenza societario, più alto è il rendimento. Quindi, bisogna fare attenzione a non farsi incantare dai rendimenti alti perché sicuramente i rischi dell'investimento sono altrettanto alti.
Le Azioni
Chi è pronto ad affrontare alti rischi può investire in Borsa con le Azioni, ossia con le quote che rappresentano il capitale sociale di un'impresa.
Con le azioni si hanno due possibilità di investimento: fare il cassettista, cioè comprare azioni di società solide, tenendole in portafoglio anche per anni, continuando ad incassare eventuali dividendi; oppure speculare, cioè comprare e rivendere azioni, anche in giornata, per guadagnare sulle variazioni di prezzo. In ambedue i casi i rischi sono molto alti, addirittura fino all?azzeramento del capitale investito.
Per l'acquisto ci si può rivolgere a banche o SIM, ma anche online, ?giocando? in Borsa.
I Fondi Comuni di Investimento
Un altro investimento piuttosto rischioso è quello effettuato nei Fondi comuni. L?investitore affida il proprio capitale ad una Società di gestione che lo investe in azioni (fondi azionari), obbligazioni (fondi obbligazionari), parte in azioni e parte in obbligazioni (fondi bilanciati) o solo titoli di Stato (fondi monetari).
I rendimenti non sono fissi, ma legati alla buona (o cattiva) gestione degli esperti deputati, e possono essere positivi, anche di molto, o negativi, o addirittura c?è il rischio di perdere anche buona parte del capitale investito.
Inoltre, sui rendimenti incidono anche eventuali spese di entrata e le commissioni di gestione.
Un modo intelligente per investire nei Fondi comuni è il Pac (Piani di accumulo di capitale). Questi consentono di impiegare anche piccole somme tutti i mesi. I programmi non hanno vincoli temporali, ma, vista la natura dell'investimento, le spese ed i rischi, occorre portarli avanti per diversi anni, almeno dieci.
Le Gestioni patrimoniali
Con una discreta somma da investire si può optare per le Gestioni Patrimoniali. Richiedendo ad una SIM o ad una banca una gestione personalizzata, l?investitore ha la possibilità di essere seguito da un professionista del settore finanziario che lo consiglierà al meglio.
In base ai rischi che si vogliono correre si può scegliere di investire in Gestioni azionarie, obbligazionarie o bilanciate.
I funzionamento è simile a quello dei Fondi comuni, con i rendimenti legati ai rischi ed alle spese, che sono parecchio alte.
Le Polizze Vita
La Polizza vita è un investimento a lungo termine; alla scadenza è possibile incassare il capitale versato più gli interessi od anche, dove previsto, una rendita vitalizia. Esistono diversi tipi di polizze in base agli strumenti finanziari in cui viene investito il capitale della gestione: azioni, obbligazioni, fondi comuni.
Per scegliere la polizza vita più conveniente occorre confrontare i preventivi di varie compagnie assicurative. I versamenti si possono effettuare in forma unica o periodicamente. Il rendimento è variabile e va giudicato in tempi molto lunghi. Se si decide di riscuotere il capitale prima della scadenza, è molto probabile che si vada incontro a perdite, anche gravi, del capitale versato.