Funzioni e poteri del G.I.P.
Introduzione
G. I. P. è l'acronimo di Giudice per le indagini preliminari, una figura il cui ruolo è di fondamentale importanza per il corretto svolgimento di un processo. Fra le sue funzioni, è possibile definire come funzione primaria quella di garantire l'imparzialità nelle indagini. Tutte le domande da entrambe le parti nelle indagini preliminari vengono rivolte solamente a lui, come le richieste di mandati di perquisizione, intercettazione, archiviazione delle indagini, eccetera. Tuttavia bisogna considerare che i suoi poteri non sono assoluti, ma spaziano entro determinati limiti. Per aiutare i non esperti del settore a comprendere meglio i poteri e le funzioni associate a questa figura professionale, nella guida che segue vi saranno riassunte le sue caratteristiche fondamentali.
Assicura il giusto progredire delle indagini
Ciò che non tutti sanno è che molti anni fa la figura che oggi è denominata G. I. P. si chiamava in origine giudice istruttore. In realtà questa nuova figura venne introdotta in sostituzione della seconda citata, seppur per quanto concerne il nostro paese, essendo necessario specificare che in alcuni paesi l'ordinamento differisce dal nostro e questa carica può quindi essere ancora ancora presente. Fra i poteri del giudice per le indagini preliminari c'è anche quello di garantire l'indagato nella fase delle indagini, ovvero nell'assicurarsi che le indagini siano svolte correttamente.
Non accusa un uomo ingiustamente
Il G. I. P. Inoltre la responsabilità di non far accusare un uomo ingiustamente. Bisogna specificare che dipende anche da questa figura professionale e dalla situazione processuale, ma rientra nelle sue funzioni la possibile decisione di applicazione del rito abbreviato. Può anche richiedere un'istanza di misura cautelare, ovvero le misure che possono essere messe in atto prima o durante il processo, sempre e solo dietro richiesta del pubblico ministero.
Non esercita un potere decisionale
Ha il compito di esaminare attentamente tutti gli elementi forniti da entrambe le parti in contrapposizione e di dare un giudizio che si basa sugli elementi a sua disposizione, giudizio che può variare durante la fase dibattimentale. Il giudice per le indagini preliminari non esercita un potere decisionale, dato che il suo giudizio è soltanto quello che introduce al processo. Nella maggior parte dei casi il giudizio dato dal G. I. P. È proprio quello che infine risulterà valido secondo le indagini e i successivi processi, egli può anche decidere se accettare o no una richiesta di archiviazione.
Consigli
- Il giudice per le indagini preliminari non esercita un potere decisionale, dato che il suo giudizio è soltanto quello che introduce al processo.