Disdetta e recesso: differenze
Introduzione
La legge prevede che si possa recedere da tale tipologia di accordo, così come essa permette di poterlo disdire, ma in entrambi i casi si deve procedere seguendo alcune norme e percorrendo due differenti procedure. La disdetta ed il recesso del contratto sono, infatti, due concetti differenti e presentano dunque due diritti diversi del consumatore. Vediamo quindi, con questa guida, le differenze tra la disdetta ed il recesso.
Occorrente
- Foglio formato A4, o modulo prestampato
- Penna
- Busta per lettere
Le differenze
Prima di analizzare le differenze tra disdetta e recesso, è necessario capire che è bene tener presente che, nel momento della stipula di un contratto tra due o più parti, viene tra loro stabilito un rapporto giuridico. Le clausole di quest'ultimo devono essere rispettate da ambedue le parti, ma può capitare di voler annullare il contratto. Quando si vuole impedire il rinnovo automatico di un patto, si parla di disdetta; quando, invece, si intende esercitare il proprio diritto di estinguere un contratto prima della sua scadenza, si parla di diritto di recesso.
Il recesso
Quando si parla di recesso e di disdetta, ci si riferisce a due differenti modalità con le quali, la parte che stipula un patto contrattuale può determinare la fine degli effetti di quest'ultimo. Quando si parla di recesso è utile descrivere l'esercito di questo diritto come la volontà con cui uno dei soggetti partecipanti al contratto intende effettuare la rottura (completa o parziale) dello stesso. La richiesta di recesso può essere presentata sia tramite un modulo generalmente prestampato, sia con un normale avviso scritto e da inviare sempre tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Quando avviene il recesso, l'accordo stabilito dal contratto viene sciolto prima della data di scadenza e, per questo motivo, potrebbero essere applicate delle penali a seconda del periodo in cui si effettua il recesso.
La disdetta
La disdetta può essere definita riferendosi ad un avviso scritto in cui il soggetto che sottoscrive il contratto dichiara di voler dare fine ad un rapporto al termine inizialmente stabilito, ovvero alla sua scadenza. Questa procedura può essere regolamentata sia da determinate clausole, sia da precise disposizioni di legge. È bene inviare tale comunicazione tramite raccomandata con ricevuta di ritorno: così facendo si attesta legalmente l?avvenuta comunicazione al destinatario. Si tratta di una lettera che deve essere sottoscritta e datata, inoltre, è bene indicare con chiarezza ogni elemento (presente nel contratto) relativo a questo genere di annullamento.