Differente discorso, invece, va illustrato con riferimento ad un rapporto di lavoro che si configuri a tempo indeterminato: la maggior parte dei tanti interventi legislativi speciali, infatti, negli anni hanno posto una limitazione evidente all'area della libera recedibilità, ponendo vincoli chiari al recesso datoriale e constringendolo entro stringenti limiti di tipo sia sostanziale che formale. Questo tuttavia non significa che la libera recedibilità sia scomparsa totalmente dall'ordinamento giuridico. In specifico riferimento a particolari categorie di lavoratori, infatti, il recesso ad nutum datoriale è ancora chiaramente utilizzabile. Soprattutto in riferimento ai dirigenti, ai lavoratori in prova, ai lavoratori domestici, agli atleti professionisti e ai lavoratori che abbiano superato il 65esimo anno di età e che siano in possesso dei requisiti pensionistici.