L'assegno è uno strumento di pagamento che consente, ai titolari di un conto corrente, di pagare una determinata somma sia a un creditore che a se stessi. È rilasciato da un istituto di credito e, per il suo pagamento, è necessario la copertura della somma di denaro. Difatti, tecnicamente, l'assegno viene descritto come un titolo di credito a vista, all'ordine ed esecutivo, in cui figurano tre soggetti. Il primo è il "traente" che ordina alla banca (secondo soggetto, ovvero "traente") di pagare una determinata somma ad un determinato soggetto (terzo soggetto, ossia "beneficiario"). A volte può accadere che il traente ed il beneficiario siano la stessa persona e pertanto l'ordine verrà dato in favore del traente con la formula "a me stesso". Il blocchetto di assegni è formato da moduli prestampati che riportano: il nome della banca, il luogo di emissione, la data, l'importo (in cifre e in lettere), il nome del beneficiario, la firma del correntista, le coordinate bancarie e la scritta "non trasferibile" per importi pari o superiori a ? 1.000,00. L'assegno deve essere privo di errori di compilazione. Se dovesse accadere, è bene annullarlo e compilarne un altro ex novo. In caso di differenza fra l'importo in cifre e quello in lettere è valido l'ultimo. Benché, anche stavolta, è meglio emetterne uno nuovo annullando quello errato. Abbiamo, poi, l'assegno circolare; esso è emesso direttamente dall'istituto di credito su ordine del titolare del conto. Ciò garantisce, a chi lo riceve, la copertura della somma; in quanto la cifra è certamente disponibile. Se l'assegno viene rubato o smarrito ecco cosa fare.