Cosa fare in caso di assegno smarrito o rubato
Introduzione
L'assegno è uno strumento di pagamento che consente, ai titolari di un conto corrente, di pagare una determinata somma sia a un creditore che a se stessi. È rilasciato da un istituto di credito e, per il suo pagamento, è necessario la copertura della somma di denaro. Difatti, tecnicamente, l'assegno viene descritto come un titolo di credito a vista, all'ordine ed esecutivo, in cui figurano tre soggetti. Il primo è il "traente" che ordina alla banca (secondo soggetto, ovvero "traente") di pagare una determinata somma ad un determinato soggetto (terzo soggetto, ossia "beneficiario"). A volte può accadere che il traente ed il beneficiario siano la stessa persona e pertanto l'ordine verrà dato in favore del traente con la formula "a me stesso". Il blocchetto di assegni è formato da moduli prestampati che riportano: il nome della banca, il luogo di emissione, la data, l'importo (in cifre e in lettere), il nome del beneficiario, la firma del correntista, le coordinate bancarie e la scritta "non trasferibile" per importi pari o superiori a ? 1.000,00. L'assegno deve essere privo di errori di compilazione. Se dovesse accadere, è bene annullarlo e compilarne un altro ex novo. In caso di differenza fra l'importo in cifre e quello in lettere è valido l'ultimo. Benché, anche stavolta, è meglio emetterne uno nuovo annullando quello errato. Abbiamo, poi, l'assegno circolare; esso è emesso direttamente dall'istituto di credito su ordine del titolare del conto. Ciò garantisce, a chi lo riceve, la copertura della somma; in quanto la cifra è certamente disponibile. Se l'assegno viene rubato o smarrito ecco cosa fare.
Occorrente
- Comunicazione immediata all'istituto di credito
- Denuncia alle autorità
- N° 2 copie della denuncia, una per la banca ed una per il Tribunale
Eseguire fotocopia dell'assegno
Una regola fondamentale è quella di fotocopiare sempre i valori che ci vengono consegnati e quelli ricevuti. Aggiungiamo, poi, a penna l'indicazione "firma per ricevuta" facendo firmare il nostro fornitore. Questo passaggio può tornarci utile in caso di problemi. In ogni caso, per l'assegno bancario, una volta staccato è buona norma annotare i suoi estremi (data, importo e nome del beneficiario) anche sulla relativa matrice del blocchetto.
Avvisare l'Istituto di credito
Avvisiamo in seguito la banca dove intratteniamo il conto corrente. Essa farà attenzione quando l'assegno verrà presentato all'incasso e cercherà di identificare il presunto ladro. Per formalizzare il blocco dobbiamo andare in filiale ed esporre formale richiesta su appositi moduli prestampati dalla banca, accompagnata da regolare denuncia di perdita dell'assegno.
Sporgere denuncia
Dopo aver avvisato l'istituto dobbiamo recarci dalle autorità di Pubblica Sicurezza per sporgere regolare denuncia di smarrimento o furto, dichiarando i dati riportati sul titolo e descrivendo le circostanze della scomparsa o del furto. A questo punto, ritorniamo in banca e consegniamo la copia rilasciata dalle autorità.
Presentare ricorso
Ultima procedura è la presentazione di un ricorso al Presidente del Tribunale in cui l'assegno è pagabile. In questo modo, chiediamo formalmente al giudice di dichiarare l'inefficacia del titolo smarrito, rubato o andato distrutto. Questa procedura, chiamata ammortamento, mira a privare l'assegno della sua validità e ad ottenerne un duplicato per l'incasso.
Sostenere eventuali costi
L'assistenza di un legale è facoltativa, se scegliamo questa procedura i costi da sostenere sono: un contributo unificato di ? 98,00 ed ? 27,00 per diritti di notifica. L'assegno con l'indicazione "non trasferibile" non è soggetto a procedura di ricorso. L'intestatario può chiederne un duplicato a proprie spese, comunicando la perdita sia alla banca che all'emittente.
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Consigli
- Avvisare la banca immediatamente semplifica e sveltisce il blocco dell'assegno smarrito e/o rubato.