Contratto a tempo indeterminato: cause di licenziamento
Introduzione
Avere un contratto a tempo indeterminato significa avere un termine, un limite per poi cessare e chiudere il contratto. Nel contratto però non sarà presente un limite determinato o al termine di un attività o alla conclusione di un lavoro. Tuttavia, anche nel caso in cui non è specificata una data precisa di termine, oppure il completamento di un progetto o un limite temporale, ci possono essere comunque delle condizioni particolari o dei cavilli in cui, se si verificano, possono mettere fine al rapporto di lavoro e quindi la rottura del contratto. In questa semplice ed esauriente guida andremo ad esaminare alcune cause di possibile licenziamento in caso di un contratto a tempo indeterminato.
Occorrente
- Contratto a tempo indeterminato
- licenziamento
I diversi tipi di contratto
Il contratto a tempo indeterminato viene firmato dal consenso del datore di lavoro e del dipendente. Inoltre, in come tutti i tipi di contratto, anche in quello a breve termine vige una tutela. Nel contratto a tempo indeterminato il licenziamento può avvenire per questi tre motivi: per il consenso da entrambe le parti, per decisione unilaterale del datore di lavoro (per licenziamento), oppure per scelta da parte del dipendente (per dimissioni).
In caso di licenziamento
Ovviamente il lavoratore può godere, in ogni caso, di alcuni diritti, in caso di licenziamento. Prima di tutto avrà il diritto di accertarsi che le motivazioni da parte del datore di lavoro, usate per il licenziamento, siano fondate e non frutto di pura invenzione. Il datore di lavoro avrà, pertanto, la possibilità di licenziare un dipendente con un contratto a tempo indeterminato, ma potrà farlo dimostrando e giustificando la sua azione davanti ad un giudice. Quest'ultimo, successivamente, dovrà valutare se concedere oppure meno il licenziamento. In ogni caso, possiamo affermare che non è affatto semplice licenziare un dipendente con un contratto a tempo indeterminato, per il quale vale ancora l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori.
La giusta causa
In caso di licenziamento da parte del datore di lavoro, questi si potrà appellarsi alla giusta causa, come viene regolamentato dall'articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Tale riforma è stata messa in atto dal governo Renzi. Ma torniamo, ora, al caso di licenziamento da parte del datore di lavoro. Quando un datore di lavoro si trova dinnanzi a dei comportamenti poco consoni e corretti da parte del lavoratore nei confronti dell'azienda, il lavoratore licenziato per giusta causa ha diritto alla sola liquidazione. Si parla di motivi che potrebbero riguardare sia l'azienda che il lavoratore, magari colpevole di effettuare troppi giorni di malattia sul posto di lavoro.
Consigli
- Tutti i lavoratori con un contratto a tempo indeterminato, in caso di licenziamento, potranno chiedere una verifica sulle motivazioni fornite dal datore di lavoro.