Contabilità semplificata: i libri obbligatori
Introduzione
Quando si parla di regime di contabilità semplificata, si intende quell'opportunità che viene concessa ad una determinata fascia di lavoratori autonomi che sono titolari di partita IVA. Questa tipologia di contabilità sostituisce quella a regime ordinario e di conseguenza riduce anche gli obblighi contabili. In questo modo, la tenuta della contabilità è più agevole ed al tempo stesso meno onerosa. Infatti, i libri obbligatori da utilizzare sono minori rispetto a quelli inerenti la contabilità ordinaria. In questa guida, passo dopo passo, sarà possibile avere tutte le indicazioni e i consigli utili su come accedere nel migliore dei modi al regime di contabilità semplificata, rispettando ovviamente determinati requisiti previsti dalle normative vigenti.
I requisiti per accedere alla contabilità semplificata
Ovviamente non tutti i possessori di partita IVA potranno accedere al regime di contabilità semplificata, ma soltanto determinate categorie, vale a dire i professionisti, i lavoratori autonomi, i titolari di ditte individuali, nonché le società in accomandita semplice e quelle in nome collettivo. Un altro requisito indispensabile per poter usufruire della contabilità semplificata riguarda i ricavi che si andranno a dichiarare nell'anno di imposta che precede la richiesta. Gli stessi infatti, non dovranno assolutamente superare i 400 mila euro nel caso di prestazione di servizi, mentre per tutte le altre attività la soglia massima sarà pari a 700 mila euro.
Il registro IVA acquisti
Il primo libro obbligatorio per la contabilità semplificata è il registro IVA acquisti. Su quest'ultimo andranno riportate tutte quante le fatture d'acquisto. Nel caso in cui non si tenga il registro dei beni ammortizzabili, andranno effettuate, sul registro IVA acquisti, anche le annotazioni inerenti a tali beni. Qualora non si tenga il registro dei pagamenti sul registro IVA acquisti, andranno assolutamente registrati i costi la cui registrazione non è soggetta ad IVA. È bene poi ricordare che sul registro IVA acquisti si devono anche registrare non soltanto le operazioni di acquisto sulle quali è prevista l'applicazione di questa tassa, ma anche tutte quelle che sono fuori campo IVA. Tutto questo in quanto i libri contabili sono utilizzati dall'Agenzia delle Entrate per poter ricostruire il reddito imponibile inerente all'attività.
Il registro IVA vendite e il registro corrispettivi
Il secondo libro obbligatorio per la contabilità semplificata è il registro IVA vendite. Su quest'ultimo andranno riportate le fatture di vendita. Se non si dovesse tenere il registro degli incassi su di esso andranno registrati i ricavi la cui registrazione non è soggetta ad IVA. Nel caso in cui si sia un dettagliante o un assimilato, al posto del registro IVA vendite si dovrà tenere il registro corrispettivi. La tenuta del registro IVA vendita si potrà omettere se si opta per la presunzione che la data di incasso coincida con la data di registrazione del pagamento.
Il registro degli incassi e il registro dei pagamenti
Il registro degli incassi è un altro registro obbligatorio per la contabilità semplificata. In esso andranno indicati tutti quanti gli incassi delle fatture emesse. Andranno inoltre indicati tutti quei ricavi conseguiti dall'impresa e non soggetti ad IVA come ad esempio gli interessi attivi bancari, le plusvalenze e le sopravvenienze attive. C'è poi il registro dei pagamenti, nel quale andranno riportati i pagamenti delle fatture di acquisto e tutti gli altri costi non soggetti ad IVA come il pagamento dei salari e degli stipendi, gli interessi passivi bancari, le spese postali, l'assicurazione e gli accantonamenti a fondo TFR. Si deve tenere presente che il registro dei pagamenti può essere sostituito dal registro IVA acquisti integrato con i pagamenti.