Come viene calcolato il Tributo per i servizi indivisibili
Introduzione
Il Tributo per i servizi indivisibili, in acronimo TASI, è una tassa istituita dalla Legge di stabilità 2014 e riguarda tutti i proprietari di unità immobiliari sussistenti sul territorio comunale.
Trattandosi di un'imposta che coinvolge un numero considerevole di cittadini è necessario sapere:
- quali sono i servizi indivisibili per i quali si debba corrispondere la tassa;
- chi è tenuto a versarla;
- chi ne è esentato;
- come viene calcolato il tributo sui servizi indivisibili: base imponibile e aliquote.
Cosa sono i servizi indivisibili e il relativo tributo
I servizi indivisibili sono le attività che i Comuni garantiscono alla comunità residente sul territorio.
Si tratta di una serie molto ampia di servizi, indispensabili per assicurare ai cittadini la buona vivibilità e fruizione degli spazi e delle strutture pubbliche. Riguardano la manutenzione delle strade, la pulizia di spazi comunali, l'illuminazione pubblica, il servizio anagrafe e numerosi altri.
Per assicurare l'erogazione e l'efficienza di tali servizi, il Comune che è deputato alla gestione, necessita di risorse finanziarie.
Tali risorse sono raccolte attraverso l'imposizione di una tassa: Tributo sui servizi indivisibili, detta in acronimo TASI.
La legge n. 147/2013 ha previsto che sia il regolamento comunale a individuare i servizi indivisibili e i relativi costi che che il tributo dovrà coprire.
TASI 2018 come si calcola
Il valore di riferimento che si pone a base del calcolo del tributo per l'anno 2018 è quello dell'unità immobiliare che si detiene in qualità di proprietario o affittuario.
La tassa deve essere corrisposta appunto, sia dal proprietario, sia dall'affittuario, qualora l'immobile non sia adibito a propria abitazione principale.
Sono esclusi dalla corresponsione del tributo sui servizi indivisibili, gli immobili che non siano fabbricati o aree edificabili; tuttavia, il Comune, a norma dell'art. 52 del decreto legislativo n. 446/1997, può prevedere esenzioni e riduzioni.
Per calcolare il Tributo sui servizi indivisibili si deve prendere in considerazione la base imponibile fissata per il calcolo IMU, di cui all'art. 13 decreto legge n. 201/2011, convertito con legge n. 214/2011, più precisamente:
- la base imponibile TASI 2018 è rappresentata dal valore della rendita catastale dell'immobile, vigente al 1° gennaio 2018, rivalutato del 5%.
Alla base imponibile saranno applicate le aliquote per la determinazione dell'imposta.
Le aliquote del tributo sui servizi indivisibili sono deliberate dai Comuni.
Variano dall'1 per mille fino al 2,5 per mille sulle prime case; per altre tipologie di immobili l'aliquota massima prevista è del 10,6 per mille.
In entrambi i casi, i Comuni possono aggiungere l'addizionale dello 0,8 per mille previsto dalla legge n. 68/2014.
Tale norma ha consentito alle amministrazioni locali un aumento dell'aliquota del tributo sui servizi indivisibili, se la maggiore imposta è destinata a finanziare detrazioni o altre misure a favore dell'abitazione principale.
TASI 2018 chi deve versarla
Tutti i proprietari e gli affittuari di immobili, non adibiti ad abitazione principale e non di lusso, sono tenuti alla corresponsione del tributo per i servizi indivisibili, fatta eccezione per eventuali esenzioni o riduzioni deliberate dal Comune in cui l'unità immobiliare è ubicata.
Pertanto, il tributo deve essere pagato per:
- prima casa di lusso catastamente classificata come: abitazione di tipo signorile (categoria catastale A/1); ville (categoria catastale A/8); palazzi di valore artistico e castelli (categoria catastale A/9).
- seconde case, ovvero unità immobiliari non destinate ad abitazione princiaple;
- immobili ad uso non abitativo: negozi e uffici;
- immobili destinati all'esercizio d'impresa;
- fabbricati rurali ad uso strumentale.
TASI 2018 chi è esente
Sono, invece, esentati dalla corresponsione del tributo sui servizi indivisibili, come introdotto dalla Legge di stabilità, le seguenti categorie:
- abitazione principale (fatta eccezione per le categorie catastali A/1, A/8 e A/9);
- alloggi sociali;
- casa coniugale asseganta ad uno dei coniugi a seguito di provvedimento di separazione legale, scioglimento, annullamento o cessazione del matrimonio;
- immobili di anziani o disabili residenti in istituto di ricovero;
- unica unità immobiliare posseduta da cittadini italiani residenti all'estero;
- unità immobiliari che appartengono a cooperative edilizie ancora indivise.
Inoltre, sono previste le seguenti riduzioni:
- la Tasi è ridotta nella misura del 50% nell'ipotesi di comodato d'uso gratuito concesso a parenti entro il primo grado;
- la Tasi è ridotta del 25% nell'ipotesi di canone concordato.
Nell'ipotesi di immobile locato, la nuova Legge di stabilità ha previsto che il tributo sui servizi indivisibili sia dovuto dall'affittuario, solo nell'ipotesi in cui questi non l'abbia destinato a propria abitazione principale.
Dove informarsi per calcolare il tributo sui servizi indivisibili
Ogni Comune ha facoltà di determinare ulteriori riduzioni o esenzioni; è bene informarsi presso l'URP -ufficio per le relazioni con il pubblico- del proprio Comune di riferimento ovvero consultare la sezione informativa del sito web comunale.
Consigli
- http://www.calcolotasi.it/