Grazie alla candeggina, invece, possiamo testare chimicamente la purezza dell'oggetto che abbiamo di fronte se crediamo sia d'argento. A contatto con un agente ossidante come la candeggina, infatti, un pezzo d'argento contraffatto dovrebbe presentare corrosione anche solo con il versamento di un paio di gocce sulla sua superficie. Se il nostro oggetto non mostra segni di ossidazione dopo l'esposizione alla candeggina, allora probabilmente abbiamo davanti del vero argento. Ricordiamo, inoltre, che l'argento a contatto con l'aria, nel tempo, viene ricoperto dalla classica patina nera che richiede la pulizia con appositi prodotti; la mancanza di questa patina nera su un oggetto supposto d'argento all'aria è da considerarsi prova univoca della sua non autenticità.