Come verificare l'autenticità dell'argento
Introduzione
Può capitare di mettere in ordine qualche cassetto e trovare vecchi oggetti d'argento: monili, gioielli, posate e così via. Ci sorge quindi il dubbio che quello che abbiamo tra le mani sia vero argento. Fortunatamente, ci sono dei metodi per scoprire se gli oggetti in questione siano veramente composti dal metallo di cui sembrano fatti o meno. In questa guida impareremo a mettere in pratica questi metodi casalinghi, facili e rapidi. Vediamo assieme come verificare l'autenticità dell'argento.
Occorrente
- Ghiaccio
- Candeggina
- Magnete
- Moneta di metallo
- Lente di ingrandimento
Testare il magnetismo dell'oggetto
Iniziamo col dire che l'argento è un metallo privo di capacità magnetiche: ne deriva che, avvicinando ad un oggetto che crediamo sia d'argento un magnete abbastanza potente (in base alle dimensioni del nostro oggetto e meglio ancora se fatto di neodimio, un metallo molto magnetico), qualora dovesse verificarsi attrazione possiamo escludere l'ipotesi che quello che abbiamo tra le mani sia argento. Le proprietà magnetiche, infatti, devono essere presenti in entrambi i corpi affinché si verifichi attrazione.
Testare la conduttività termica dell'oggetto
Un altro test, molto rapido e a costo zero, può essere fatto testando la conduttività termina dell'oggetto in questione: l'argento, infatti, è uno dei metalli con maggiore conduttività termica (viene infatti utilizzato anche e soprattutto per condurre l'elettricità in componenti elettronici). Se sull'oggetto adagiamo un normale cubetto di ghiaccio, questi dovrebbe sciogliersi rapidamente come se fosse esposto ad una fonte di calore.
Testare il rumore e l'odore dell'oggetto
Un oggetto d'argento, fatto battere contro un altro metallo (va bene anche una moneta), dovrebbe produrre un suono acuto (come un tintinnio) e non un rumore sordo, segno di presenza di metallo di altra natura. Inoltre, l'argento è un metallo totalmente inodore: percepire all'olfatto un odore intenso indica univocamente la presenza di altri materiali all'interno dell'oggetto come il rame. Se del rame è presente in gioielli per il corpo, inoltre, questi macchieranno la nostra pelle con un tipico alone verde, altra controprova di presenza di rame nei nostri oggetti.
Testare l'ossidazione delll'oggetto
Grazie alla candeggina, invece, possiamo testare chimicamente la purezza dell'oggetto che abbiamo di fronte se crediamo sia d'argento. A contatto con un agente ossidante come la candeggina, infatti, un pezzo d'argento contraffatto dovrebbe presentare corrosione anche solo con il versamento di un paio di gocce sulla sua superficie. Se il nostro oggetto non mostra segni di ossidazione dopo l'esposizione alla candeggina, allora probabilmente abbiamo davanti del vero argento. Ricordiamo, inoltre, che l'argento a contatto con l'aria, nel tempo, viene ricoperto dalla classica patina nera che richiede la pulizia con appositi prodotti; la mancanza di questa patina nera su un oggetto supposto d'argento all'aria è da considerarsi prova univoca della sua non autenticità.
Verificare le diciture sull'oggetto
Su un pezzo d'argento (almeno di buona qualità) è molto probabile sia presente la percentuale relativa alla quantità di argento presente nel pezzo. La dicitura solitamente viene scritta nella forma "800", "900" o "925" che rappresenta la quantità in percentuale, ovvero rispettivamente 80%, 90% o 92.5%. Armiamoci quindi di lente di ingrandimento e ispezioniamo ogni lato dell'oggetto!
Consigli
- Nell'uso di prodotti come la candeggina è sempre meglio disporle nel lato dove è meno visibile