In primo luogo sarà necessario esaminare l'edizione dell'opera che il libro contiene, in modo da stabilirne l'eventuale rarità che lo rende unico e che ne farebbe senza dubbio aumentare il valore. È chiaro quindi che la prima edizione di un certo capolavoro letterario del secolo XVI, magari scritto in lingua volgare, avrà un valore nettamente superiore rispetto alle ristampe del medesimo testo che, si sono susseguite nel tempo. Un altro criterio non meno importante è la completezza dell'opera: la mancanza di pagine o di intere parti comporta inevitabilmente un abbassamento del valore del libro. La questione relativa alla stima commerciale di un libro può avere le ragioni più diverse. Ad avere interesse a conoscere il valore di un tomo d'altri tempi può infatti essere un semplice possessore non più interessato a tenere in casa quell'opera. In tal caso, il proprietario deve conoscere quale sia il suo il valore di mercato per poter adeguatamente stabilirne il prezzo di vendita. Anche il collezionista è uno dei potenziali interessati, che proprio per poter stabile l'ammontare esatto di una raccolta di cui è in possesso deve conoscere i criteri di valutazione.