Introduzione
Nella valutazione delle gemme esistono metodi di classificazione ben precisi, utilizzati nella gemmologia, ossia la scienza che studia appunto le gemme. Negli anni sono stati elaborati criteri per giudicare oggettivamente la bellezza delle pietre, riassunti della celebre formula anglosassone delle "4C": "color, cut, clarity, and carat" ossia "Colore, taglio, purezza e caratura". In questa semplice e veloce guida vi spiegherò, nella maniera più chiara e comprensibile possibile, come valutare al meglio le pietre preziose.
Iniziamo valutando il parametro della caratura.
Come tutte le pietre preziose, il peso (ovvero la grandezza) è espresso in carati. Con il tempo si decise che un carato misurasse 0.2 grammi. Inoltre questo è suddiviso in 100 punti. Quindi se è un diamante di 50 punti, avrà un peso di mezzo carato (0.50 carati). Questa è la prima valutazione da fare: una pietra più pesa, più ha valore.
Successivamente bisogna calcolare la purezza.
Di solito le pietre preziose sono caratterizzate da punti non cristallizzati. Per notarli, bisogna usare strumenti di ingrandimento, poiché è decisamente molto difficile riscontrarli ad occhio nudo. Per stabilire quanto sia pura bisogna denotare anche la presenza delle cosiddette "inclusioni", ovvero impronte naturali. Meno ne ha, più la pietra preziosa sarà rara e pura.
A seguire poniamo la nostra attenzione alla colorazione della pietra.
Quelle di colore rosso sono le meno diffuse, di solito sono il rubino e lo spinello. Quelle rosa sono abbastanza frequenti (quarzo, granato). Il colore blu predomina negli zaffiri e nella tanzanite. Lo smeraldo è tradizionalmente verde. Il viola lo si ritrova nell'ametista, nella fluorite e nella tormalina. Un diamante o una gemma può avere tutti i colori dello spettro. Gli esperti stabiliscono le qualità cromatiche di una pietra basandosi su: luminosità, tonalità e saturazione.
Per ultimo, ma non meno importante, valutiamo il taglio.
Questa peculiarità consente alla pietra di emettere la massima quantità di luce. Se viene tagliata in maniera corretta, la luce riflessa dalle faccette del padiglione fuoriesce dalla parte superiore. Se viene inciso con un padiglione troppo in profondità, parte della luce esce dalla parte opposta del padiglione stesso. Se il padiglione è troppo piatto, la luce fuoriesce prima che venga riflessa. È fondamentale che colui che lo taglia, lo faccia in maniera molto precisa e raffinata perché determinerà la brillantezza della pietra e quindi il suo valore.