Come stipulare un contratto di subaffitto
Introduzione
Se vogliamo affittare l'appartamento o una stanza di esso per cui paghiamo già un canone di locazione a qualcun altro, dobbiamo stipulare un contratto di subaffitto. Questo è semplicemente un contratto che garantisce che l'affitto sia pagato in tempo, che le regole e le scadenze siano rispettate e, in generale, che tutti siano d'accordo.
Se dobbiamo stipulare un contratto di subaffitto commerciale, è importante sapere che la procedura è identica ad un normale contratto di locazione, per cui alla domanda se è possibile cedere in subaffitto ad esempio un locale adibito ad uso commerciale, la risposta è affermativa. Nei passi successivi di questa guida, ci sono tutte le informazioni necessarie su come procedere per la stipula del contratto di subaffitto.
Occorrente
- Copia del contratto di affitto originario
- Dati identificativi del locatore e del sublocatore
- Dati catastali dell'immobile
La normativa
Per iniziare diciamo subito che il Codice Civile in base all'art. 1594 stabilisce che un soggetto già locatario di una unità immobiliare adibita all?uso commerciale, può proporla in subaffitto solo con l?autorizzazione del proprietario. Quest?ultimo pertanto va informato a mezzo raccomandata, in cui si forniscono i dati completi della persona a cui si intende subaffittare il locale. Inoltre nella lettera, bisogna aggiungere anche la durata del contratto e il numero effettivo dei vani. Soltanto dopo l?autorizzazione (anch?essa scritta) da parte del proprietario, si può procedere con la stipula del contratto di locazione dell?immobile in oggetto, e la procedura prevede l?incontro soltanto tra il locatario ufficiale e il sub-locatario, escludendo quindi il suddetto proprietario.
Le condizioni
All?atto della stipula del contratto di subaffitto, bisogna necessariamente indicare le specifiche condizioni della sub-locazione, la sua durata che può essere di 4+4 oppure 6+6 anni, ed inoltre anche l?importo mensile pattuito ed eventuali depositi cauzionali. Nel contratto tra l?altro bisogna aggiungere altre importanti postille, tra cui quelle che riguardano il recesso e la disdetta, ed il tutto deve comunque essere sottoscritto anche dall?effettivo proprietario del locale. A questo punto, il passo successivo prevede la registrazione presso l'Agenzia delle Entrate con il pagamento dell'imposta di registro del 2% sul totale del canone annuale, che va equamente diviso tra il locatario principale e colui che gestirà il locale commerciale preso in subaffitto.
Le responsabilità
A margine di quanto sin qui elencato, vale la pena aggiungere che un contratto di subaffitto prevede che qualsiasi problema ricada solo ed esclusivamente sul locatario principale, che dovrà rispondere in prima persona al proprietario, qualora il soggetto che ha rilevato il locale non paga i canoni mensili, così come deturpa gli ambienti arrecando danni strutturali all?unità immobiliare.
Il deposito cauzionale
Il sostituto dovrà fornire su richiesta del locatario un deposito cauzionale entro la data di trasferimento nella casa. Alla conclusione del contratto di sub-locazione, l'inquilino deve ispezionare i locali per danni o uso improprio (senza includere la normale usura), detrarre eventuali addebiti appropriati dal deposito cauzionale e restituire il resto del deposito cauzionale con eventuali interessi entro 15 giorni dalla conclusione del contratto. La somma viene stabilita dal proprietario e può variare in base alla metratura del locale posto in subaffitto.