Come si ricorre al TAR con patrocinio gratuito
Introduzione
Affrontare un processo o ricorrere a mezzi legali è spesso un vero e proprio lusso che non tutti hanno la possibilità di concedersi. Se non si hanno a disposizione mezzi economici sufficienti per sostenere le spese legali di un processo è possibile ricorre all'aiuto dello Stato che, in base a quanto sancito dall'articolo (comma 3) della Costituzione, permette ai cittadini meno abbienti di difendersi attraverso la predisposizione di appositi istituti; uno di questi è il patrocinio gratuito. Proviamo allora a scoprire insieme come si ricorre al TAR con l'aiuto del patrocinio gratuito.
Che cosè il patrocinio gratuito ?
L'istituto del patrocinio gratuito offre ai cittadini meno abbienti la possibilità di accedere ad una giustizia in forma gratuita; con il patrocinio gratuito si può al TAR, ovvero il Tribunale Amministrativo Regionale, in grado di esprimere un giudizio sui ricorsi avanzati contro gli atti amministrativi da privati che si considerano offesi nei propri legittimi interessi. Le sentenze poi emesse dai giudici di questo Tribunale sono appellabili davanti al Consiglio di Stato. Per poter presentare il ricorso a tale organo, è sufficiente rivolgersi ad un avvocato amministrativo, considerato che il gratuito patrocinio può essere richiesto anche per cause amministrative, oltre che per quelle civili, penali o del lavoro.
Quali sono i requisiti per poter usufruire del patrocinio gratuito
Per poter usufruire di questo particolare istituto a spese dello Stato, è necessario possedere determinati requisiti, tra cui in primis un limite di reddito, che non deve essere superiore al tetto massimo di 11.528,41 euro. Per la materia penale, invece, è previsto un innalzamento di 1.032,91 euro per ogni membro del nucleo familiare a carico. La richiesta di patrocinio gratuito concesso dallo Stato prevede la presentazione di un'apposita istanza presso il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati competente per il proprio territorio; si può presentare tale istanza personalmente, recandosi presso gli Uffici competenti, oppure attraverso l'invio di una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno al Tribunale Amministrativo della propria regione. Una volta accertato il possesso dei requisiti di reddito previsti, il Consiglio competente decidere in merito alla fondatezza dell'istanza presentata entro dieci giorni dal ricevimento della domanda. Un ulteriore compito consiste nella comunicazione circa la decisione presa in merito alla concessione del patrocinio gratuito sia al destinatario che all'Agenzia delle Entrate, che provvederà ai dovuti accertamenti.
Quali categorie processuali sono previste con il patrocinio gratuito ?
Secondo la legge, il patrocinio gratuito è garantito nel processo penale, in difesa del cittadino non abbiente, indagato, imputato, condannato, persona offesa da reato, danneggiato che intenda costituirsi parte civile. Inoltre viene garantito il patrocinio gratuito nel processo civile, amministrativo, contabile, tributario e negli affari di volontaria giurisdizione, in difesa del cittadino non abbiente, qualora le sue motivazioni risultino non manifestamente infondate.
Quali sono i soggetti esclusi dal patrocinio gratuito ?
Esiste una categoria di soggetti che pur possedendo i requisiti sopra elencati non possono usufruire del patrocinio gratuito. Infatti non possono usufruire del patrocinio gratuito i soggetti condannati con sentenza definitiva per i reati di associazione di stampo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, spaccio di sostanze stupefacenti, associazione dedita al narcotraffico. Inoltre si può essere esclusi dal patrocinio gratuito per reati commessi avvalendosi delle condizioni previste dall?art. 416-bis del codice penale ?Associazione di tipo Mafioso?, oppure per reati commessi al fine di favorire l?attività delle associazioni previste dallo stesso articolo.