Come si diventa export manager
Introduzione
La figura del manager ha assunto un ruolo essenziale all'interno di qualsiasi compagnia e azienda, soprattutto in quelle molto grandi. Ormai esistono oggi diverse figure di manager specializzate in svariati settori. Oggi, poi, siccome siamo nell'era della globalizzazione, all'interno dell'azienda diventa sempre più importante la presenza di figure specializzate nel campo dell'internazionalizzazione. A tal proposito, una delle figure professionali sempre più richieste è quella dell'export manager, che richiede svariate competenze ed una formazione molto scrupolosa e completa. Essa si occupa di garantire la promozione e la commercializzazione di determinati prodotti e servizi aziendali all'interno dei mercati esteri. Trattandosi di una delle posizioni più ambite, il percorso formativo è lungo e difficoltoso, ma alla fine l'impegno e i sacrifici saranno adeguatamente ripagati. Vediamo allora, attraverso i passi della seguente guida, come si diventa export manager.
Occorrente
- Laurea in lingue, in economia o in giurisprudenza
- Master sul marketing o sulle esportazioni
Le competenze richieste
L'export manager è una figura molto attiva, che deve essere in grado di vendere all'estero ciò la propria azienda produce; inoltre, deve selezionare la parte del mercato che può interessare maggiormente all'impresa e deve saper valutare attentamente i modi migliori per relazionarsi con i possibili partner all'estero. L'export manager deve riuscire a creare un ponte ed un dialogo efficace con ogni singolo paese con il quale l'azienda desidera aprire delle trattative; deve essere un bravo comunicatore, capace nella risoluzione di eventuali problemi e deve oltretutto fare propria anche la "cultura straniera" per riuscire comprendere ed analizzare nel miglior modo possibile gli eventuali sviluppi di una collaborazione a breve o lungo termine.
Gli studi
Le competenze indispensabili per svolgere tale professione sono perciò diverse. Per riuscire ad ottenerle tutte, sono estremamente importanti sia le caratteristiche personali, o di carattere, sia il livello di cultura generale: un buon export manager deve essere una persona molto attiva, dinamica, spigliata, ed empatica. Nel suo percorso di studi, l'aspirante export manager dovrà studiare diverse lingue, prima fra tutte ovviamente l'inglese, della quale deve avere una padronanza a dir poco perfetta. Per quanto riguarda altre lingue, esse vanno scelte sia a seconda del mercato con il quale si vorrebbe lavorare, sia prendendo in considerazione le maggiori lingue più parlate al mondo. In genere, si predilige lo studio dello spagnolo in quanto rappresenta la lingua maggiormente diffusa nel mercato del Sud e del Centro America.
Capacità lavorative
L'export manager deve essere in grado di analizzare anche gli aspetti economici, sapendosi occupare delle questioni legate al marketing, deve essere padrone delle tecniche di negoziazione, conoscere bene tutte le formule assicurative e le procedure bancarie e contrattualistiche. Le lauree più indicate per intraprendere questa strada sono quella in lingue, in economia e in giurisprudenza, prediligendo ovviamente i percorsi di studio ad indirizzo internazionale. È bene poi perfezionare la propria preparazione iscrivendosi ad un master sulle tematiche legate al marketing o alle esportazioni.
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Consigli
- Diventare Export Manager richiede un po' di tempo e un percorso formativo piuttosto lungo e complesso
- Bisognerà conoscere gli aspetti culturali e geografiche dei paesi con cui bisognerà interagire
- Per entrare nel settore, il primo canale per i laureandi e i neolaureati sono il tirocinio e lo stage.