Come si calcolano le tasse di successione
Introduzione
Sino ad un decennio fa, a seguito della ricezione di beni mobili ed immobili da parte di un defunto, gli eredi erano tenuti a pagare delle imposte di successione. La legge, prima abolita e poi ripristinata parzialmente nell'anno 2006, attualmente prevede che queste tasse debbano essere pagate solo in alcuni casi e con quattro tipi di aliquote diverse. In questa guida, a tale proposito, ci occuperemo di capire come si calcolano le tasse di successione e quali sono le imposte e le aliquote da versare al fisco.
Occorrente
- Dichiarazione di successione
- Dichiarazione dei redditi
- Rendita catastale
- Rogito
- Dichiarazione dei redditi del defunto
Innanzitutto è importante precisare che le tasse di successione cambiano in relazione al valore del bene di cui si entra in possesso, pertanto la prima operazione da compiere è quella di produrre un elenco di tutte le proprietà e i debiti del defunto. Sul sito dell?Agenzia delle Entrate è possibile scaricare la dichiarazione di successione, che dovrà essere accuratamente compilata e presentata presso un notaio, assieme a tutti i documenti che comprovano debiti e crediti.
Questi documenti dovranno quindi portati all'ufficio dell?Agenzia delle Entrate della provincia di residenza dello scomparso, entro un anno dalla morte. Trascorso qualche mese, durante i quali verranno compiuti dei controlli sui documenti consegnati, arriverà al domicilio del parente che ne ha fatto richiesta una cartella esattoriale, con la quota da versare entro 60 giorni; arriverà, inoltre, un modulo F23 precompilato che potrà essere pagato direttamente in banca, alla posta o presso Equitalia. Qualora l?importo fosse molto elevato, si può fare richiesta di una dilazione massima di 5 anni all'Agenzia delle Entrate, entro 60 giorni dalla notifica. I parenti diretti (coniuge, genitori, figli) non devono pagare nulla se l?eredità non supera il milione di euro e oltre questa cifra l?aliquota da pagare è pari al 4% sul valore ereditato. Fratelli e sorelle non pagano fino a 100.000 euro, oltre i quali l?aliquota sale al 6%. Altri parenti sino al quarto grado, oppure beneficiari a vario titolo, pagano la tassa di successione su tutto in misura variabile dal 6 all'8%. Se si ereditano dei terreni o dei fabbricati, è bene sapere che ci sono ulteriori tasse da versare: imposta catastale, ipotecaria, bolli e tributi vari. Questi beni non rientrano nel calcolo della franchigia, cioè il tetto limite per cui non c?è da pagare nulla (un milione di euro per i parenti stretti e 100.000 per i fratelli).
Le tasse sugli immobili dovranno essere pagate ancora prima di presentare la dichiarazione di successione, alla quale va appunto allegato l?F23 con il versamento effettuato. Per calcolare le imposte che bisognerà pagare sugli immobili, occorre essere in possesso della rendita catastale del fabbricato in oggetto, del rogito o dell?ultima dichiarazione dei redditi del defunto, oppure si può fare richiesta all'Agenzia delle Entrate della visura catastale. Una volta in possesso della rendita catastale, bisognerà aggiungere il 5%, cioè moltiplicare il valore per 1,05 ed il risultato per il coefficiente dell?immobile.
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Consigli
- Se riscontrate difficoltà sarà bene rivolgervi a un commercialista.