Come si calcola il costo medio annuo delle polizze vita
Introduzione
Il calcolo del costo medio annuo delle polizze vite rappresenta una voce molto importante sull'intero budget economico familiare. Le spese che una famiglia deve sostenere, all'interno di un anno, sono tante. Naturalmente per non avere delle brutte sorprese e per non affrontare delle spese accessorie sottovalutate, è sempre preferibile effettuare i calcoli con una buona precisione. Chi ha stipulato una polizza assicurativa sulla vita, conosce benissimo che ci sono sempre delle spese da tenere in considerazione. Solitamente, ad esempio, per calcolare il costo medio annuo della polizza vita è necessario fare riferimento alle varie voci che sono elencate nel contratto di stipula. In alcuni casi queste peculiarità sono abbastanza difficili da valutare, ma seguendo i seguenti passaggi sarà molto più semplice. In questa breve ma esauriente guida, pertanto, vedremo come si calcola il costo medio annuo delle polizze vita.
All'atto della stipulazione del contratto dovrà essere obbligatoriamente prodotto e consegnato al cliente un preventivo personalizzato, ovvero che viene redatto con i suoi dati. Questo sarà sufficiente per calcolare i costi che sosterrà per tale contratto. In esso, infatti, si troverà scritta chiaramente la percentuale di "caricamento". In definitiva, con quest'ultimo termine si intende la percentuale dell'investimento che la compagnia tratterrà. Se l'investimento dovesse essere a premi periodici, ovvero se le rate sono annuali, questa percentuale sarà riferita a ciascuna annualità di premio. Se l'investimento prevede un unico premio, per calcolare il costo medio annuo si dovrà dividere la percentuale di "caricamento" per il numero di anni di durata dell'investimento stesso.
Alla percentuale che viene calcolata in questa maniera, che si riferisce al cosiddetto "caricamento frontale", ossia sottratto direttamente all'importo dell'investimento, è necessario andare ad aggiungere un secondo costo che la compagnia trattiene. In questo caso stiamo parlando di una percentuale sul rendimento attribuito annualmente al contratto. Anch'esso viene riportato obbligatoriamente sul preventivo, e generalmente rappresenta il costo maggiore, seppur meno visibile, dal momento che viene sottratto al rendimento e non direttamente al capitale investito. La terza ed ultima dicitura della spesa è costituita dal costo dell'operazione di liquidazione anticipata. Nel caso in cui la liquidazione dovesse avvenire alla naturale scadenza del contratto, non verrà applicato alcun costo. Al contrario, se viene chiesto il riscatto anticipato, sarà applicata una sorta di penalità che può essere costituita da un importo fisso o, più frequentemente, da una percentuale del capitale maturato. Per determinare il relativo costo medio annuo, è fondamentale dividere questo importo per il numero degli anni di mantenimento dell'investimento.
Se, ad esempio, si ha l'intenzione di investire un importo pari a 10.000 euro con un "caricamento frontale" dell'1%, una percentuale trattenuta del 1,5%, e si pensa di riscattare dopo 10 anni sostenendo una penalità del 2%, il costo medio annuo sarà pari alla somma tra (1% / 10) più 1,5% più (2% / 10). Quindi il calcolo finale, porterebbe ad ottenere 1.8%. Se l'investimento, invece, fosse a premi annui di 1.000 Euro per 10 anni, si otterranno i risultati che mostreremo a seguire. In quest'ultimo caso si avrà, 1% più 1,5% più (2% / 10), a cui si arriva a 2,7%. Questo conteggio potrà essere utile per poter stabilire se è il caso di sottoscrivere il contratto di assicurazione, oppure di decidere per optare in un investimento alternativo. Questa è stata solamente una guida sintetica di riferimento, che non si può sostituire una consulenza con un agente assicurativo. Per altre informazioni, inoltre, vi invitiamo a consultare il sito internet che vi abbiamo allegato.
Consigli
- Farsi spiegare da un agente assicurativo tutti i dettagli assicurativi della polizza assicurativa.