Come segnalare all'Inps i contributi previdenziali non versati
Introduzione
Pagare le tasse e versare i contributi sono dei doveri a cui tutti i cittadini devono assolvere. Bisogna quindi verificare periodicamente che si siano versati i contributi corretti, e in caso di mancanza provvedere a versare la quota rimanente al più presto. Verificare periodicamente lo stato dei contributivi previdenziali è un'azione molto importante e consente un monitoraggio puntuale e meticoloso della posizione assicurativa Inps. Se vi siete accorti che nell'estratto conto contributivo mancano alcune erogazioni, occorre segnalare l'incongruenza nel più breve tempo possibile per non incorrere in spiacevoli ed irrisolvibili situazioni causate da eventuali prescrizioni dei termini, previste per contributi non versati. In questa guida vedremo come segnalare all'INPS i contributi previdenziali non versati, attraverso pochi e semplici passaggi. Mettiamoci all'opera quindi e cerchiamo di regolare i nostri conti.
Occorrente
- Connessione internet
Contattare l'INPS
Se avete acquisito l'informazione concernente l'incongruenza direttamente presso le sedi Inps e/o tramite il servizio clienti passate subito alla fase 2 altrimenti, prima di procedere, è preferibile accertarsi dell'assenza contributiva seguendo le istruzioni della fase 1.
Per contattate l'Inps, esistono varie opzioni: 1) tramite il call center telefonico: componendo il n° 803164 (da telefono fisso) oppure 06164164 (da cellulare); 2) via Skype (accesso solo vocale); 3) attraverso i canali telematici (con specifiche configurazioni ed abilitazioni su dispositivo); 4) recarsi fisicamente presso una delle sedi territoriali; 5) scrivere una segnalazione alla casella email "Inps risponde". In quest'ultimo caso, potete inviare la vostra specifica richiesta anche senza immettere le credenziali di accesso al portale; quando inoltrerete la segnalazione, vi verrà inviata un'email automatica in cui vi verrà comunicato anche il numero di protocollo della vostra richiesta e l'istituto vi risponderà nell'arco di alcuni giorni.
Chiedere l'aggiornamento della posizione
Una volta che avrete acquisita la certezza che la quantità dei contributi versati non corrisponda alla prestazione lavorativa erogata, bisogna chiedere l'aggiornamento della posizione. Anche in questo passaggio ci sono varie alternative: 1) recarsi presso le sedi territoriali Inps (per reperire recapiti ed orari di apertura consultare www.inps.it). In linea di massima occorre pianificare una disponibilità temporale di circa 2 ore (considerate il raggiungimento degli uffici e l'eventuale fila da rispettare); 2) segnalare i periodi di inadempimento contributivo direttamente dal sito Inps; in tal caso occorre necessariamente essere in possesso del pin (per informazioni sulle modalità di acquisizione si consiglia la consultazione del sito Inps). Entrate nella sezione "servizi on line" e seguite i seguenti menù: fascicolo previdenziale del cittadino - posizione assicurativa - gestione. A questo punto selezionate il settore lavorativo d'appartenenza ed inserite i periodi per i quali manca la contribuzione; 3) contattare il servizio clienti con una delle modalità indicate in fase 1; 4) recatevi presso un patronato, esibendo il CUD ed i fogli paga relativi al periodo di mancata contribuzione.
Conoscere i contributi previdenziali
I contributi previdenziali sono versati sia dal dipendente che dal datore di lavoro. Quest'ultimo, per poter pagare i contributi previdenziali ai dipendenti, deve registrarsi presso l'INPS. L'aliquota previdenziale complessiva si aggira intorno al 40% della retribuzione lorda del dipendente (l'aliquota dipende dall'attività lavorativa svolta dall'azienda, dal numero dei dipendenti dell'azienda, dalla posizione del dipendente) ed è ripartita come segue: la carica del datore di lavoro è di circa il 30% e la tariffa del dipendente è di circa il 10%. In generale, solo il 33% circa del tasso totale viene versato al Fondo Pensione Nazionale, il resto viene versato ai seguenti fondi di previdenza sociale: fondo di disoccupazione, cassa malattia (non applicabile ai dirigenti, fondo di maternità, fondo di indennità di disoccupazione temporanea, sia ordinaria che straordinaria (non applicabile ai dirigenti), fondo per la mobilità sociale (non applicabile ai dirigenti) e altri fondi minori. Il contributo previdenziale, per i dipendenti iscritti all'INPS dopo il 1° gennaio 1996 senza precedente posizione previdenziale in Italia, è calcolato e versato fino ad un importo massimo di 103.055 euro per l'anno 2020.
Attendere la risposta
La segnalazione sarà presa in carico dall'Inps o dal patronato e la situazione verrà regolarizzata Infine ricordate che, qualora, l'interessato ne faccia specifica richiesta il pagamento dei contributi può perfezionarsi anche in forma dilazionata. Sta a voi decidere e procedere. Non demordete, si tratta di un vostro diritto.
Per essere in regola con i contributi basta veramente poco, seguendo le istruzioni di questa guida e segnalando la mancanza a chi di dovere, potrete regolare i conti in breve tempo e senza sforzo, ma soprattutto vi eviterete molte grane future.
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Consigli
- Reperite la documentazione attestante il periodo di lavoro per il quale non risultano versati i contributi