Come scrivere una fattura in modo corretto rispettando la legge vigente in materia.
L'emissione di una fattura (documento fiscale), quindi la sua scrittura, è obbligatoria per legge e deriva dalla necessità di poter contabilizzare acquisti e vendite di un bene o di un servizio in modo analitico, distinguendo costi e tasse, descrizione e quantità, la sua natura, per il successivo calcolo ed eventuale pagamento del dovuto allo stato e per comprovarne e incassarne l'operazione che è detta di "fatturazione".
Per esprimere al meglio il concetto descriviamo cosa è l'iva, essendo il requisito essenziale per ogni fattura. L'iva letteralmente forma abbreviata di "imposta sul valore aggiunto" è un'imposta sul consumo indiretta, che fu istituita nel 1972 in Italia ed è regolata con il decreto IVA 2006 che ha praticamente di fatto sostituito l'imposta generale sull'entrate. Il meccanismo impositivo dell'iva si fonda su due precisi concetti: la rivalsa e la detrazione. Le operazioni soggette all'iva sono: la cessione di un bene, la prestazione di servizi, le importazioni da paesi extracomunitari, invece gli acquisti nell'Unione Europea ne sono esenti, le prestazioni sanitarie e le attività educative. Le aliquote attualmente in vigore sono del 4% 10% 22% assegnate secondo precisa indicazione della legge alle categorie merceologiche da essa definite.
Vediamo adesso, dopo questa premessa, come scrivere una fattura correttamente.