Come scegliere il regime patrimoniale al momento del matrimonio
Introduzione
Quale regime patrimoniale scegliete? La comunione dei beni o la separazione dei beni? Vi verrà fatta questa domanda il giorno del vostro matrimonio e dovrete fare una scelta ben precisa. Da questa scelta dipenderanno parecchie cose ed allora, se non sapete di cosa state parlando, proviamo a capire di cosa si tratta, affinché la vostra decisione sia fatta con consapevolezza in un momento importantissimo quindi non solo sotto l'aspetto affettivo, ma anche per alcuni aspetti più pratici. Ecco come scegliere il regime patrimoniale al momento del matrimonio.
Al momento della vostra firma in Comune, il sindaco vi chiederà quale regime patrimoniale avete scelto e la conferma. Ecco, l'argomento è delicato, soprattutto perché è da questo momento che decidete dell'aspetto economico della famiglia che andate a creare, ma è quanto mai opportuno farlo con senno. Quindi informatevi prima bene e ragionate anche sulla cosa, il più che potete. I regimi che potete scegliere due: la comunione dei beni e la separazione dei beni.
La comunione dei beni comporta che tutti i vostri acquisti e tutte le vostre entrate successive al matrimonio vengano destinate alla famiglia che avete creato e quindi siano di proprietà di entrambi i coniugi. Ciò significa condividere ogni bene, ogni diritto legale, ogni reddito ma anche ogni debito, quindi è sconsigliato scegliere questo regime se uno dei due coniugi ha un'attività propria, in cui è responsabile fiscalmente del proprio patrimonio: se qualcosa andasse male ciò si ripercuoterebbe su tutta la famiglia.
Se doveste ricevere beni di successione (eredità) questi resteranno comunque sia al di fuori del regime di comunione dei beni, e saranno classificati a tutti gli effetti come "beni personali" del coniuge che li riceve in eredità o in dono. Lo stesso discorso va applicato a beni che vengono acquistati per motivi e attività di tipo professionale: anche questi non sono assoggettabili al regime di comunione dei beni.
Al contrario risulta favorevole per la famiglia quando solo uno dei due coniugi lavora, garantendo quindi al coniuge "debole" un reddito familiare, su cui altrimenti non avrebbe alcun diritto. Per quanto riguarda invece gli acquisti immobiliari il regime della comunione dei beni è limitativo se si prevede nella propria vita di acquisire più di una proprietà immobiliare, poiché consente minori possibilità di usufruire di agevolazioni fiscali legate all'acquisto della prima casa. Scegliere invece la separazione dei beni significa che ciascuno dei due coniugi resta pieno ed esclusivo proprietario dei beni e dei redditi acquisiti dopo il matrimonio. L'acquisto di un'abitazione, di un terreno, di un automezzo o di qualsiasi altro bene immobile o mobile registrato effettuata in questo regime è quindi di piena proprietà del coniuge che lo ha acquistato, che potrà venderlo quando vorrà senza chiedere consenso all'altro coniuge. Così come i redditi di lavoro potranno andare su due conti separati ed essere come tali gestiti in autonomia.
Consigli
- otrete modificare in ogni momento il regime patrimoniale recandovi presso un notaio che riceverà la vostra dichiarazione.
- Se decidete di modificare regime fiscale, ricordate che gli acquisti immobiliari effettuati nel frattempo saranno comunque assoggettati al regime vigente al momento dell'acquisto.