Introduzione
Fin dalla nostra infanzia il brand, o più popolarmente "la marca" di un prodotto, di un'azienda, di una linea di moda, ha popolato la nostra immaginazione, la nostra fantasia e, ovviamente, il nostro portafoglio! Ma abbiamo mai pensato come si sceglie il nome di un brand e cosa occorre tener presente per una efficace progettazione di successo?
Studiare le strategie di naming
Il brand è tutto: così sentenziano molti economisti maestri del profitto, tanto che lungo gli anni si sono moltiplicati a raffica i settori che studiano e sperimentano strategie di "naming", ossia tutto il complicato e laborioso processo preliminare che prelude alla scelta oculata e cruciale del nome di un brand. Psicologi ed esperti sanno molto bene come la scelta del nome di un brand sia mirata ad influenzare e condizionare i destinatari per catalizzarne le risposte cognitive e, soprattutto, affettive e inconsce. Tutti noi abbiamo nella mente associazioni "indotte", che via via, nel corso degli anni, si sedimentano e si strutturano nei nostri processi mnemonici e addirittura nei coinvolgimenti emotivi e sentimentali.
Mettere a fuoco lo scopo e la finalità del brand
Alla base della scelta del nome di un brand si stagliano granitiche le vantaggiose e al tempo stesso, ahimé, impietose leggi del marketing. Sia che il brand si proponga di "fidelizzare" un pubblico solamente per scopi umanitari e sia che abbia fini legittimissimi di lucro, la scelta del nome deve essere fatta con il mirino fisso all'obiettivo e alle finalità che il brand si vuole prefiggere.
Consultare le analisi di mercato
Solo chi possiede una grossa azienda comprende appieno come si scala la vetta della fama e della popolarità. Ogni brand di successo ha sulle sue spalle un fagotto pieno di meticolose e certosine analisi di mercato, archivi di reportage e indagini approfondite su come influenzare aspetti psichici e neurologici dei potenziali "utenti" e tutta una serie di furbizie, tattiche commerciali, manovre anti-concorrenza e sofisticati monitoraggi finanziari per gareggiare con i "competitors".
Analizzare bene la SEO
Ed ecco lo snodo decisivo: il nome del brand deve, soprattutto, poter scalare la classifica dei motori di ricerca e delle varie strategie mediatiche e pubblicitarie che governano il mercato, per sollecitare e "stuzzicare" il palato dei candidati "consumatori". Non per nulla la scelta del nome di un brand inizia spesso dalla cosiddetta SEO (acronimo dall'inglese Search Engine Optimization) che riassume le manovre e i calcoli complessi degli ingranaggi informatici preposti ad aumentare la visibilità di un nome e quindi di un sito internet nella "indicizzazione" dei vari motori di ricerca.