Come ripartire la bolletta dell'acqua in un condominio
Introduzione
Vivere in un condominio è senza dubbio molto diverso dal vivere in una casa isolata e può dimostrarsi, il più delle volte, una vera e propria avventura. Esistono ormai condomini di ogni dimensione e, a seconda del numero e del tipo di inquilini che vi risiedono, gestire tutti gli aspetti di questa "comunità" può essere particolarmente difficile.
Abitare in condominio è una scelta che richiede pazienza, capacità di rapportarsi agli altri e disponibilità a condividere non solo le aree ma anche le spese comuni.
Gli inquilini si riuniscono periodicamente in assemblea per discutere i problemi che sono insorti, le spese da condividere e ogni altra questione rilevante e decidono, insieme e spesso a maggioranza, come rispondere a una data situazione.
In alcuni condomini anche buona parte delle spese è comune, in questa situazione diventa fondamentale quindi dividerle in modo giusto ed equo.
Vediamo insieme nella guida seguente come ripartire la bolletta dell'acqua.
Occorrente
- Cubatura della proprietà effettiva di ogni inquilino (in millesimi)
- Componenti per nucleo familiare ed età degli abitanti
- Contatore individuale
L'assemblea
Come ho detto i residenti si riuniscono periodicamente in un assemblea condominiale in cui esaminano i problemi che riguardano tutti gli abitanti e decidono come affrontarli.
Questa assemblea, in base al numero di residenti e ai rapporti che esistono tra di loro, può essere gestita in autonomia o in presenza di un amministratore esterno che funge non solo da esecutore ma anche da arbitro in caso di decisioni contrastanti.
È infatti l'amministratore a decidere il modo migliore per risolvere i problemi posti all'assemblea, in modo particolare le dispute riguardanti la preservazione e l'uso delle aree comuni e la divisione dei costi in modo equo.
Per quanto riguarda la divisione delle spese, nello specifico, essa viene svolta tenendo conto di vari aspetti: la cubatura degli spazi privati di ogni inquilino (casa, garage, cantina), il numero di componenti adulti per nucleo familiare e la presenza di bambini infatti incidono nettamente sul tipo e sulla quantità di risorse che ogni famiglia usa e paga.
La ripartizione
La bolletta dell'acqua, come quella del gas, è una delle più comunemente divise in un condominio, in modo particolare in quelli che hanno ampie zone esterne, con e senza giardini.
In questo caso, infatti, una porzione della spesa sarà equamente divisa tra tutti i condomini a prescindere dai criteri precedentemente indicati: quella parte che viene utilizzata nella gestione e nella pulizia di aree comuni (scale, pavimentazione esterna, etc.), oppure nella cura di giardini e piante che decorano dette zone comuni.
In questo caso si dividono anche i costi derivati dall'assunzione di personale apposito alle varie mansioni svolte.
Il costo di questi servizi varia, naturalmente, in base alle stagioni (più alto in primavera ed estate che in inverno) e alla capacità di gestione delle risorse degli inquilini stessi.
I costi rimanenti vengono divisi principalmente in base al numero di inquilini per appartamento, differenziando tra adulti e bambini che, secondo buona logica, usano quantità diverse di acqua.
La legge
A questo punto è la legge a venire in soccorso di queste possibili diatribe condominiali: un decreto del 1996, infatti, obbliga l'utilizzo di apposite apparecchiature tecniche, come il contatore di sottrazione dell'acqua, che permettano di calcolare il consumo effettivo e di addebitare conseguentemente i costi risultanti in bolletta. Secondo questo decreto, quindi, ogni alloggio (unità abitativa) dovrà possedere il proprio contatore dell'acqua; l'eventuale installazione, qualora la strumentazione non sia già stata inserita al momento della costruzione dell'immobile, richiede il parere favorevole dell'assemblea condominiale oppure il ricorso al giudice di pace in caso di contenziosi.Ogni inquilino può, nel caso in cui l'assemblea rifiuti l'installazione di contatori individuali, scegliere di connettere uno di essi alla propria abitazione indipendentemente dalla volontà dell'assemblea stessa ma in questo modo i costi d'installazione non verranno divisi e le informazioni prodotte saranno inutilizzabili ai fini della divisione della spesa.
Consigli
- Possiamo ridurre le spese fisse limitando i consumi, per esempio utilizzando l'acqua usata per pulire gli interni sulle aree esterne.
- Se il condominio ha pochi inquilini, riduciamo le spese dividendo tra loro la pulizia di aree comuni, evitando così di contattare una ditta esterna.
- Riduciamo il consumo di acqua negli appartamenti quando possibile, evitando di lasciarla scorrere a vuoto.
- Scegliamo, quando installiamo nuovi elettrodomestici, quelli a minore consumo di acqua e corrente.