Come rimpatriare una salma
Introduzione
Generalmente non sappiamo cosa fare se un migrante residente in Italia muore; necessitano delle procedure per rimpatriare la salma. Esse presentano diverse difficoltà, ma nonostante ciò poche persone decidono di dare sepoltura in Italia al proprio caro. Infatti, la famiglia preferisce tumularlo nel Paese di origine in quanto preferisce un rientro del proprio caro nel luogo che gli ha dato la vita. Questo tutorial dà delle informazioni su come eseguire questa complessa procedura.
Costo
Il rimpatrio di un defunto costringe i familiari a lunghe pratiche burocratiche e prevede anche un cospicuo esborso di denaro. Generalmente per trasportare un defunto all?estero il costo è pari a 3000 euro. Però, per venire in contro alle esigenze dei migranti alcune agenzie e diversi istituti bancari hanno messo in atto un'iniziativa; essa consiste nel pagamento di piccolissime cifre mensili stipulate da apposite polizze e servono per la copertura di tale spesa.
Storia
Sul piano normativo in Italia non abbiamo strumenti precisi sulla concessione di aiuti economici in tale direzione. Nell'86 l?INPS dispose un fondo che prevedeva la copertura dei costi per il rientro delle salme, ma questa situazione è rimasta attiva fino al 1999. Quando nel nostro Paese non ci sono leggi a livello nazionale alcuni enti locali devono risolvere direttamente i problemi del loro territorio. Dobbiamo dire che le regioni non dispongono di normative sull?immigrazione, ma non si pongono il problema.
Comune
Per riportare le spoglie di una persona cara in patria si devono effettuare più tappe; esse comprendono il Consolato della propria nazione in Italia. Quest'ultimo deve avere un nulla-osta dal Comune in cui deve arrivare il defunto. Bisogna inoltre presentare il certificato di morte ed avere un rapporto dell?autorità giudiziaria sulle motivazioni del decesso. A tutto ciò si devono aggiungere alcuni cavilli burocratici che solo le agenzie funebri conoscono e riescono a risolvere.
Consolati
Per il rientro delle spoglie di cittadini italiani morti in un altro Paese le rappresentanze dei Consolati danno la loro assistenza e un'adeguata consulenza. Si attivano per ottenere il permesso dal Comune italiano per la sepoltura dell'estinto e per il rilascio del passaporto mortuario. Bisogna fornire il certificato di morte e quello dell'Autorità sanitaria del posto in cui si attesta che sono state rispettate le previste norme di igiene e sicurezza. Occorre, inoltre, un foglio in cui si certifica che la morte è avvenuta in luogo esente da epidemie e da malattie infettive.
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