La tubercolosi, spesso indicata con l?acronimo TBC, è una malattia infettiva ancora presente in Italia. Spesso si associa tale malattia al passato, ma non tutti sanno che in realtà la tubercolosi è ancora una delle prime cause di morte nel mondo, con oltre dieci milioni di nuovi casi all?anno. La tubercolosi, quindi, rappresenta ancora una malattia piuttosto grave e pericolosa (sebbene nel nostro paese è altamente curabile e tenuta sotto controllo), e necessita di cure specifiche. Proprio per questo l?INPS garantisce ai soggetti affetti da tale patologia, un assegno per superare il periodo delle cure, in cui il lavoratore non potrebbe lavorare e quindi percepire reddito. Le indennità antitubercolari, in particolare, rientrano tra le prestazioni a sostegno del reddito, pagate in favore di quei soggetti affetti dalla patologia della tubercolosi. Se un lavoratore dipendente contrae la malattia, infatti, può richiedere all?Istituto Previdenziale di essere sottoposto all'accertamento dei requisiti contributivi e sanitari, al fine di ottenere il riconoscimento dell?indennità per la copertura delle spese sostenute per le cure. L?INPS, dopo aver valutato il pare della commissione medica, decide se approvare o meno la richiesta, ma in genere già al verificarsi del rischio l?Istituto, dietro presentazione di apposita documentazione sanitaria, tende a concedere la prestazione. Vediamo insieme, nel dettaglio, cosa prevede la normativa e come richiedere all?INPS l'indennità di TBC.