Come richiedere la residenza per cittadini comunitari
Introduzione
Da decenni ormai, l?Italia è un paese molto ambito dagli stranieri, che decidono di trasferirsi in questo paese sperando di trovare una condizione lavorativa migliore che permetta loro di vivere dignitosamente. Parliamo soprattutto di cittadini dell?est dell?Europa, come: polacchi, rumeni, bulgari, croati. Facendo parte della Comunità Europea, possono circolare liberamente all'interno dell?Unione Europea, basta solo avere la carta d?identità. Se invece, l?intenzione dei cittadini comunitari è quella di richiedere la residenza nel nostro bel paese, bisogna seguire delle regole ben precise. Vediamo insieme quindi, l?iter da seguire.
Occorrente
- Carta d'identità del paese di origine
- due marche da bollo
- contratto di lavoro
- iscrizione all'ente di formazione
- lettera di assunzione
- partita Iva
Recarsi presso l'ufficio anagrafe
Come prima cosa, bisogna recarsi presso l?ufficio anagrafe del proprio comune di residenza e richiedere i seguenti documenti: la carta d?identità, l?attestato di soggiorno che vi servirà per l?iscrizione al servizio sanitario (anche per aprire un conto in banca), e tutti gli altri documenti anagrafici che serviranno. Dopodiché, bisognerà compilare il modulo previsto ed allegare la carta d?identità in corso del paese di origine, il codice fiscale rilasciato dall'Agenzia delle Entrate, la dichiarazione della dimora abituale e la dichiarazione che accerti la condizione lavorativa.
Informarsi sui documenti da allegare
I documenti da allegare sono diversi e variano a seconda del Comune dove si vuole risiedere. Il mio consiglio, è quello di chiamare prima per informarsi a tale proposito. In breve, il diritto di soggiorno in Italia ad un cittadino comunitario va rilasciato solo in questi casi:
Se il cittadino è un lavoratore dipendente oppure autonomo. Se il cittadino è uno studente, e in questo caso dovrà dimostrare l?iscrizione presso un ente di formazione italiana. E ancora, se il cittadino è in possesso di grandi risorse economiche o rendite che gli permettono di essere indipendente senza infierire sullo stato italiano.
Certificare la presenza dei documenti
Fate molta attenzione, poiché, se non si è in grado di certificare la presenza di questi documenti, la posizione del cittadino non sarà ritenuta regolare. Indi per cui, secondo la legge, si potrà procedere all'espulsione. Il Prefetto dunque, stabilirà i tempi d?espulsione, anche se i Comuni segnaleranno dei casi di comportamenti scorretti. In circa un mese ci sarà un provvedimento d?espulsione che conterrà le motivazioni e gli adempimenti da svolgere presso i consolati italiani. Tale documento non prevede un divieto di ritorno nel paese, ma in caso di mancato rispetto, può avvenire anche l?arresto e una multa che va dai 200 ai 2000 euro.
Consigli
- Ogni ufficio anagrafe ha una sua tempistica, quindi è preferibile informarsi in anticipo.