Introduzione
In questa guida vedremo come richiedere la diagnosi funzionale. Nell'articolo 3 comma 1 della Legge 104 del 1992 è chiaramente spiegato il concetto di handicap. Con esso si indica una mancanza, un deficit della persona rispetto al grado effettivo di partecipazione al sociale. Le difficoltà riscontrabili possono essere di tipo psichico, fisico, oggettivo, soggettivo, culturale o sociale. Il soggetto portatore di handicap presenta, in grado più o meno marcato, una difficoltà di apprendimento, relazione o integrazione. La peculiarità della diagnosi funzionale è quella di essere basata su criteri prettamente medico-sociali e non medico legali.
Occorrente
- Medico di base
- ASL
- Visita medica
- Modulo apposito
L'obiettivo della diagnosi funzionale
La diagnosi funzionale è atta a determinare quali tipologie di adattamento e apprendimento sono proprie del soggetto portatore di handicap. In base alle sue strategie e modalità di coping, si andrà a progettare un intervento personalizzato. L'obiettivo dell'intervento è quello di potenziare le abilità presenti e compensare quelle assenti o deficitarie. Inoltre, la diagnosi funzionale ha l'importante obiettivo di individuare ed interpretare le cause dell'handicap presente. Si deduce che dovranno essere compresenti sia l'aspetto descrittivo che analitico, in aggiunta ovviamente alla descrizione eziologica della problematica in atto.
La visita presso la neuropsichiatria infantile
La prima tappa per poter richiedere la diagnosi funzionale consiste nel fissare un appuntamento presso un centro di neuropsichiatria infantile. Sarà compito dei genitori procedere con l'iter. Essenziale la collaborazione degli insegnanti, qualora il soggetto sia in età scolare. Il corpo docente andrà a stilare l'apposito documento denominato Scheda di Collaborazione. Esso verrà compilato in collaborazione con l'Azienda Sanitaria Locale, in ottemperanza del D.G.R.16-7072/2014. In base alla legislazione regionale, è possibile richiedere la visita con o senza impegnativa del pediatra. Le normative infatti variano da distretto a distretto, dunque è bene informarsi con largo anticipo.
Il rilascio del modulo
Dopo aver individuato e specificato lo stato di handicap, i medici incaricati devono redigere la diagnosi funzionale insieme al profilo dinamico. Nel modello, verranno indicati i dati dell'alunno, la sua residenza, il nominativo della scuola, la classe di frequenza ed il nome del medico. Il medico competente procederà ad eseguire una diagnosi clinica differenziale concernente ogni patologia che riscontrerà nel bambino. Oltre a ciò, evidenzierà le potenzialità, le difficoltà (cognitive ed affettivo-relazionali), le capacità di comunicazione e le funzioni sensoriali.
La presentazione del documento alla dirigenza scolastica
Una volta avuto il documento di diagnosi funzionale, andrà presentato presso l'Istituto scolastico. La diagnosi funzionale va consegnata in primis alla segreteria scolastica. Il modulo verrà inserito nel fascicolo personale del bambino, e resterà disponibile per ulteriori accertamenti da parte degli Organi competenti. Dopo circa una settimana, arriverà al proprio domicilio il Verbale di Handicap, tramite Posta Raccomandata. A questo punto, si avrà cura di portare anche questo documento in segreteria, richiedendone una copia. Ricordiamo che il Profilo Funzionale verrà rivisto ed aggiornato ad ogni inizio di ordine scolastico. Ciò è indispensabile per valutare eventuali progressi o regressioni del soggetto.
Guarda il video
Consigli
- In caso di necessità, chiedere aiuto nel reparto di neuropsichiatria infantile.