Come richiedere il visto per turismo all’ingresso in Italia
Introduzione
Viaggiare ed esplorare nuovi mondi è una delle esperienze più belle della vita. Un viaggio è un'occasione unica di arricchimento personale e di meraviglia. Spostarsi dal proprio ambiente e conoscerne di nuovi apre la mente e acuisce la sensibilità. Ed è per questo che ogni anno moltitudini di persone visitano paesi stranieri. Ciò comporta comunque delle regole, e ogni stato ha la propria normativa. Ogni turista proveniente da un paese esterno alla UE dovrà richiedere il visto per turismo. All'ingresso in Italia questo certificherà e giustificherà la presenza a norma del turista. Ma vediamo più nello specifico come richiedere tale visto.
Occorrente
- Prenotazione viaggio andata/ritorno
- Documenti di identità validi (passaporto)
- Prenotazione hotel/albergo o dichiarazione d'ospitalità da un cittadino italiano o straniero regolarmente residente
- Prova di adeguata copertura finanziaria per il periodo di soggiorno
Preparare la documentazione necessaria
Per ottenere il visto per turismo è necessario fornire alcune garanzie. È infatti importante dimostrare di avere delle coperture finanziarie sufficienti per il periodo di permanenza. Queste non sono comunque eccessive, e variano in base alla lunghezza del soggiorno. Un turista che volesse entrare in Italia dovrebbe presentare domanda all'ambasciata. La domanda deve essere in forma scritta e non consente una permanenza superiore ai 90 giorni. Oltre alla disponibilità finanziaria, lo straniero deve fornire altra documentazione. Deve mostrare la prenotazione del suo volo, andata e ritorno. Deve inoltre dimostrare di avere un alloggio per tutto il periodo di permanenza.
Presentare la domanda all'ambasciata
Lo straniero, in merito al proprio alloggio, può dimostrare di essere in regola in più modi. Può presentare le prove della prenotazione in hotel/albergo, o una dichiarazione scritta e firmata di ospitalità. Questa può arrivare da un cittadino italiano o straniero, che sia residente nel bel paese. L'ospite dovrà dichiarare esplicitamente la disponibilità ad accogliere il turista straniero. Con questa documentazione si potrà presentare la domanda all'ambasciata. In passato era necessaria la richiesta del permesso di soggiorno in questura. Tuttavia questo passaggio non è più necessario. La questura dovrà comunque ricevere comunicazione dell'ingresso in Italia entro 8 giorni.
Organizzare tutto con anticipo e rigore
Il permesso per turismo si può convertire in permesso di lavoro autonomo. Ciò è soggetto alla normativa sulle quote del decreto flussi annuale. Il normale permesso per turismo, infatti, non consente di lavorare regolarmente in Italia. È bene mettersi in regola con i permessi ben prima di organizzare un viaggio in Italia. Il permesso per turismo, infatti, si può respingere a discrezione del consolato. È dunque fondamentale accertarsi di essere idonei prima di fare ogni progetto. Data questa eventualità, assicuriamoci di poter ricevere un rimborso dalla compagnia aerea qualora il permesso venisse negato.