Proprietari di immobili, familiari di questi (anche se acquisiti di fatto) ed inquilini che intendono adeguare i propri stabili alle normative antisismiche, avranno diritto allo sgravio sull'IRPEF in misura del 50%, delle spese sostenute dal 26 Giugno 2012 al 31 Dicembre 2018, fino ad un tetto massimo di 96.000 ?. Le modifiche apportate con l'ultima legge di bilancio, prevedono l'estensione dei benefici alla zona 3 (a minor rischio sismico) e riguarderanno gli ammodernamenti passati, presenti e futuri (fino al 2021), relativi a lavori congiunti di messa in sicurezza sismica e di riqualificazione energetica. A fronte di interventi sinergici relativi alle due categorie ultime, lo sgravio fiscale sarà dell'80% della spesa sostenuta, se i lavori garantiranno il passaggio a una classe di rischio inferiore. Sconto che salirà al 85% se gli ammodernamenti garantiranno il passaggio di 2 classi di rischio.Tale importo sarà diluito in dieci anni e le quote risultanti saranno tutte uguali. Il tetto massimo passerà da 96.000 a 136.000? per ogni unità immobiliare, anche se di un unico proprietario. Questi nuovi parametri saranno applicati in sostituzione di quelli già esistenti per il Sisma Bonus e delle tabelle di sconto già previste dall' Eco bonus, che attualmente corrispondono al 70 o 75% del complessivo, fino a 40.000? per ogni unità immobiliare di cui è composto l'edificio.La determinazione dell'importo e la quota del Sisma Bonus, avverranno in seguito ad una preventiva valutazione ed un progetto redatto da un ingegnere o un architetto abilitato alla progettazione strutturale, oltre che collaudatore statico. In seguito al potenziamento del bonus (in vigore da quest'anno) lo sgravio tributario sarà scaglionato come segue:- sconto fiscale del 50% per interventi di semplice restaurazione, che non comportano cioè migliorie alla sicurezza;- sconto fiscale del 70% per interventi che riducono il rischio di una classe sismica;- sconto fiscale del 75% per interventi che riducono il rischio di due classi sismiche.