Come richiedere il sisma bonus
Introduzione
Il "Sisma Bonus" è una misura di agevolazione per le costruzioni ubicate in zone sismiche, varata in seguito agli eventi tellurici dello scorso anno. Per il 2018 sono previste delle variazioni su quanto già preconfigurato in passato, di fatto un potenziamento dei vantaggi fiscali dei quali potranno beneficiare le popolazioni della zona 1 e 2 (ad alto e medio rischio sismico), che consistono in sgravi tributari che vanno dal 50% al 85%. Di seguito vediamo chi ne ha diritto e come richiedere il Sisma Bonus.
Chi può richiedere il bonus
Proprietari di immobili, familiari di questi (anche se acquisiti di fatto) ed inquilini che intendono adeguare i propri stabili alle normative antisismiche, avranno diritto allo sgravio sull'IRPEF in misura del 50%, delle spese sostenute dal 26 Giugno 2012 al 31 Dicembre 2018, fino ad un tetto massimo di 96.000 ?. Le modifiche apportate con l'ultima legge di bilancio, prevedono l'estensione dei benefici alla zona 3 (a minor rischio sismico) e riguarderanno gli ammodernamenti passati, presenti e futuri (fino al 2021), relativi a lavori congiunti di messa in sicurezza sismica e di riqualificazione energetica. A fronte di interventi sinergici relativi alle due categorie ultime, lo sgravio fiscale sarà dell'80% della spesa sostenuta, se i lavori garantiranno il passaggio a una classe di rischio inferiore. Sconto che salirà al 85% se gli ammodernamenti garantiranno il passaggio di 2 classi di rischio.Tale importo sarà diluito in dieci anni e le quote risultanti saranno tutte uguali. Il tetto massimo passerà da 96.000 a 136.000? per ogni unità immobiliare, anche se di un unico proprietario. Questi nuovi parametri saranno applicati in sostituzione di quelli già esistenti per il Sisma Bonus e delle tabelle di sconto già previste dall' Eco bonus, che attualmente corrispondono al 70 o 75% del complessivo, fino a 40.000? per ogni unità immobiliare di cui è composto l'edificio.La determinazione dell'importo e la quota del Sisma Bonus, avverranno in seguito ad una preventiva valutazione ed un progetto redatto da un ingegnere o un architetto abilitato alla progettazione strutturale, oltre che collaudatore statico. In seguito al potenziamento del bonus (in vigore da quest'anno) lo sgravio tributario sarà scaglionato come segue:- sconto fiscale del 50% per interventi di semplice restaurazione, che non comportano cioè migliorie alla sicurezza;- sconto fiscale del 70% per interventi che riducono il rischio di una classe sismica;- sconto fiscale del 75% per interventi che riducono il rischio di due classi sismiche.
Quanto spetta agli inquilini
Per gli inquilini lo sconto sarà maggiorato del 5%, arriverà quindi al 85% in caso di miglioramento del rischio sismico di 2 classi di rischio. Lo sconto accordato sarà distribuito in 5 quote annuali di importo identico e tra le spese saranno considerate anche quelle inerenti le sole verifiche e perizie. Altra novità di quest'anno è l'istituzione di una procedura semplificata estesa ai piccoli interventi, come il semplice incatenamento o interventi di rafforzamento della struttura, tesi alla prevenzione dei crolli.
Come richiedere il sisma bonus
In seguito al parere favorevole e relativo progetto da parte di un tecnico abilitato, che stilerà un documento dal quale si evidenzia il vantaggio in termini di rischio dello stesso e dunque l'entità del vantaggio fiscale, il beneficiario dovrà conservare le fatture relative alle spese. Il totale di queste, accompagnato dall'attestazione di conformità a lavori ultimati (se terminati entro l'anno), dovrà essere presentato all'Agenzia delle Entrate per richiedere lo sgravio fiscale come da termini di legge.