Come richiedere il riscatto della laurea ai fini pensionistici
Introduzione
Per tutti coloro che hanno conseguito la laurea, l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale permette il riscatto degli anni di studio universitario a fini pensionistici, anche se l'utente non sta attualmente lavorando. Questa pratica consente di avere fino ad un massimo di cinque anni di contributi equiparati come anni lavorativi, in modo da raggiungere nel minor tempo possibile i tanto agognati quaranta anni di versamento dei contributi. Nella guida che segue illustreremo le procedure per richiedere il riscatto della laurea.
Occorrente
- Modello di domanda INPS
- Fotocopie certificato esami
- Documenti e codice fiscale
Contattare l'INPS
La domanda di riscatto degli anni della laurea va richiesta direttamente agli Uffici dell'INPS della propria provincia. Ci sono tre modi per contattare l'istituto: telefonicamente, chiamando al 803164 (da rete fissa) o allo 06164164 (da cellulare); recandosi di persona allo sportello più vicino; telematicamente, tramite il sito www.inps.it.
Se non si ha il tempo o il modo per contattare l'INPS, si può incaricare un intermediario, che può essere o il proprio commercialista o un funzionario del Patronato. Tuttavia, potendo scegliere, meglio sempre andare in prima persona, perché occorrono comunque le proprie informazioni personali e una serie di firme in calce.
Reperire i documenti
La raccolta della documentazione necessaria è molto cospicua. In primis, occorre richiedere il modello di domanda per il riscatto della domanda: tale modello è disponibile, oltre che ovviamente negli uffici dell'INPS, anche presso le sedi dei patronati e dei Centri di Assistenza Fiscale (meglio noti come CAF). Al tempo stesso, bisogna recarsi presso il proprio ateneo e richiedere la documentazione dove viene certificato il conseguimento della laurea, con inclusi tutti gli esami sostenuti e le rispettive date. Alla certificazione degli esami, bisogna allegare anche una fotocopia del proprio documento d'identità e del proprio codice fiscale.
Compilare la domanda
Raccolta la documentazione, è necessario compilare la domanda in ogni suo punto, specificando soprattutto la quantità degli anni da recuperare. (il massimo degli anni che si possono riscattare sono cinque, sono riscattabili anche le lauree triennali, e non possono essere conteggiati i cosiddetti anni "fuoricorso". Come già accennato, l'intera documentazione va consegnata all'INPS, che valuterà in base al reddito attuale e alla fascia contributiva dell'università di riferimento. Una volta stabilita la cifra, ricordiamo che la stessa può essere versata in un'unica soluzione o in comode rate mensili, spalmabili in circa dieci anni senza alcun tipo di tasso d'interesse.
Chiedere l'emissione dell'obbligazione
La data di riferimento per determinare l'ora in cui un'obbligazione diventa normalmente effettiva sarà la più lontana delle seguenti date: all'età di 60 anni per le donna o 62 anni per gli uomini; 500 settimane dopo la data limite (se il 1° aprile 1994 la persona aveva più di 50 anni, per le donne e oltre 55 anni per gli uomini); la data in cui verrebbero completate le 1000 settimane di lavoro valido. L'emissione dell'obbligazione avverrà entro tre mesi dalla data in cui le informazioni nella propria storia lavorativa saranno confermate. Se si decide di negoziare la propria pensione per ottenere la Pensione di Vecchiaia prima del normale riscatto, l'INPS concederà uno sconto determinato dalla trattativa anticipata. A partire dalla data del conseguimento della laurea, più tempo passa, più la cifra da pagare diventa alta; per questo motivo, il consiglio è richiedere il riscatto della laurea il prima possibile.