Come richiedere il permesso di soggiorno per lavoro autonomo
Introduzione
Trovare oggi una occupazione lavorativa in Italia risulta abbastanza complicato, soprattutto quando non si ha un diploma di maturità od una laurea. Molto spesso quindi le persone decidono di intraprendere un'attività in proprio, ma portarla avanti non risulta sempre facile. Questo discorso vale non soltanto per gli italiani, ma anche per gli stranieri che vogliono lavorare in Italia. Quest'ultimi hanno però bisogno di uno specifico documento rilasciato dall'autorità competente. All'interno di questa guida vediamo brevemente come richiedere il permesso di soggiorno per lavoro autonomo. La norma giuridica alla quale far riferimento è il Decreto Legislativo n°286 del 1998, che disciplina la materia al comma 3-quater dell'articolo 5.
Occorrente
- Nulla osta
- Visto
- Permesso di soggiorno iniziale
- Documentazioni varie regolari
- Denaro (eventuale)
- Iscrizione al Centro per l'impiego (eventuale)
Ricevere il nulla osta dalla Questura ed il visto dall'Ambasciata italiana
Uno straniero che desidera intraprendere un lavoro autonomo nel territorio della Repubblica italiana ha bisogno innanzitutto del nulla osta. Quest'ultimo dovrà venire concesso dalla Questura, esclusivamente se il decreto flussi lo permette. La richiesta del nulla osta va fatta della persona interessata o dal suo delegato. Per eseguire la domanda di rilascio, è necessario avere la licenza o l'autorizzazione per il lavoro autonomo da svolgere e l'iscrizione alla Camera di Commercio. Ricevuto il nulla osta dalla Questura? È possibile chiedere il visto all'Ambasciata italiana che si trova nello Stato originario del lavoratore. Questo atto serve per certificare l'esistenza dei requisiti di legge obbligatori in capo al richiedente.
Spedire il kit postale con gli allegati necessari
A questo punto il lavoratore straniero dovrà ottenere il permesso di soggiorno iniziale, spedendo il kit postale da richiedere in un qualsiasi ufficio delle Poste Italiane. Alla domanda è necessario allegare la fotocopia del passaporto in corso di validità e quella del visto ricevuto dall'Ambasciata italiana. Dopo alcuni giorni dall'invio, il richiedente riceverà la convocazione dalla Questura per avere il permesso di soggiorno per lavoro autonomo. Quest'ultimo ha una durata pari a 24 mesi ed il rinnovo va domandato minimo 60 giorni prima della scadenza e massimo 2 mesi dopo il termine di validità. Per rinnovare il permesso di soggiorno per lavoro autonomo bisogna allegare vari documenti (come la licenza o l'autorizzazione, la fotocopia dell'iscrizione alla Camera di Commercio e quella del 730).
Pagare il contributo richiesto
Il rilascio del permesso di soggiorno per lavoro autonomo ed il suo rinnovo biennale ha un costo incluso tra ? 80,00 e ? 200,00. Tale prezzo non va sostenuto quando ci si trova in condizione di rifugiato, protetto sussidiario, addetto per servizi umanitari o richiedente asilo. Lo straniero che vuole lavorare in Italia deve sottoscrivere un accordo di integrazione formato da crediti. Terminati quest'ultimi, il permesso di soggiorno per lavoro autonomo subirà la revoca ed il lavoratore verrà espulso. Alla scadenza di questo documento lo straniero è disoccupato? Egli dovrà ancora inviare il kit postale, stavolta per domandare il permesso di attesa occupazione lavorativa valido 12 mesi. L'unico allegato necessario in questo caso è l'iscrizione al Centro per l'impiego (Cpi).
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Consigli
- Rinnovare il permesso di soggiorno per lavoro autonomo entro 2 mesi prima del termine di validità o 60 giorni dopo la scadenza.