Come richiedere il pagamento a seguito di una sentenza
Introduzione
Quando si apre un contenzioso con un'altra persona, con un'azienda o un ente e ci si rivolge ad un avvocato per una causa, una volta che quest'ultima si conclude e il giudice emette la sentenza, la si può impugnare per richiedere il pagamento della somma stabilita. Per fare ciò, ci sono svariati modi e per lo più si tratta di canali ufficiali che dal punto di vista giuridico hanno un loro valore, e quindi offrono bune prospettive di ottenere ciò che spetta alla controparte. In riferimento a ciò, ecco una guida su come richiedere il pagamento a seguito di una sentenza.
Occorrente
- Avvocato
- Copia della sentenza
Notificare la sentenza alla controparte
Il primo passo fondamentale consiste nel farsi rilasciare dall'avvocato difensore copia della sentenza che lo stesso deve notificare alla controparte una volta che è stata emessa. Il costo di tale azione va ad aggiungersi alle spese processuali e si aggira intorno ai 12 euro se avviene tramite l?ufficiale giudiziario. Tuttavia se si tratta di una società o di un professionista è possibile inviare tale notifica tramite posta elettronica certificata, anche se il giudice una volta emessa la sentenza provvede lui stesso a notificarla d'ufficio ad entrambi gli avvocati.
Inviare il precetto di pignoramento
La maggior parte degli avvocati insieme alla notifica della sentenza si avvalgono della facoltà di poter inviare a colui che ha perso la causa anche il precetto. Quest'ultimo infatti costituisce l'intimazione al pagamento entro 15 giorni, ed in caso di riposta negativa si procede con il pignoramento. Dall?undicesimo giorno l?avvocato può quindi agire direttamente con il suddetto pignoramento nei confronti della parte perdente. Come accennato in fase introduttiva, per impugnare la sentenza e richiedere il pagamento delle somme dovute è possibile farlo attraverso diversi metodi. Per fare un esempio se si tratta di un'azienda pubblica, quest'ultima può avere a disposizione 120 giorni per pagare dal momento della notifica (anche via fax), mentre se c'è il precetto i giorni sono 90. In entrambi i casi se non ci sono riscontri, l'avvocato difensore può procedere di persona al suddetto pignoramento dei beni.
Optare per la riscossione di un quinto dello stipendio
Il pignoramento per essere attuato richiede che l'avvocato difensore si rechi da un ufficiale giudiziario per indicargli l'opzione di cui intende avvalersi per la riscossione della somma dovuta, e che può essere equivalente ad un quinto dello stipendio mentre in caso di cifre più consistenti può anche avvalersi sull'abitazione. In genere se si tratta di piccoli importi, la controparte provvede a pagarli per intero all'avvocato stesso, e la medesima cosa avviene se è stato stabilito di prelevare un quinto dello stipendio o della pensione. Tale condizione infatti avviene con la riscossione in automatico dal conto corrente su cui vengono accreditate tali cifre.