Introduzione
Il libretto di lavoro era un particolare documento che aveva il compito di tenere nota delle competenze e delle esperienze lavorative del suo portatore. Attualmente, quello che conoscevamo con il nome di libretto di lavoro, si chiama invece scheda lavorativa/professionale del lavoratore. Questa scheda contiene tutte quelle che sono le diverse esperienze certificate, le varie qualifiche possedute dal soggetto in cerca di occupazione e la durata complessiva del rapporto lavorativo. Attraverso i passaggi seguenti ci occuperemo di vedere come bisognava procedere per richiedere il libretto di lavoro, con tutte le peculiarità annesse.
Occorrente
- Documenti di identità
Il libretto
Innanzitutto è bene sapere che per richiedere questa certificazione erano sufficienti pochi requisiti. Bastava, infatti, essere maggiorenni e presentarsi allo sportello del proprio comune di residenza con i documenti d'identità. Un funzionario dell'ufficio si occupava quindi di fornire un apposito modulo da compilare e firmare. Oltre a questa via, era possibile presentarsi direttamente presso una delle sedi di Cisl, Cgil o Uil nella propria zona di domicilio. Nel caso in cui il richiedente fosse un soggetto minorenne, era necessario effettuare una richiesta obbligatoria dei genitori o di chi ne facesse le veci. In tal caso i genitori/tutori avevano in compito di certificare che il minore avesse adempiuto all'obbligo di istruzione scolastica.
Il sistema Informativo Lavoro
Il vecchio libretto di lavoro ha lasciato il posto, come abbiamo anticipato, alla scheda professionale del lavoratore. Questa viene rilasciata dalle sedi decentrate per l'impiego e racchiude tutti i dati relativi alle esperienze formative del lavoratore. Sulla base di questi dati nacque anche il SIL, il Sistema Informativo Lavoro. Durante le prime fasi di attuazione si registrarono i dati di chi già si trovava nelle liste di collocamento. Attualmente vengono inseriti i dati anagrafici di tutte quelle persone inoccupate, disoccupate o anche occupate che cercano un nuovo lavoro. Vengono inoltre registrate le informazioni relative al nucleo familiare e il livello di istruzione.
I centri per l'impiego
Dopo l'abolizione del libretto di lavoro, i datori non ne fanno più richiesta. Chiunque cerchi un nuovo lavoro dovrà quindi recarsi presso uno dei centri per l'impiego e dichiararsi disoccupato, restando in lista per future potenziali assunzioni. In caso positivo, sarà il datore di lavoro a comunicare al centro d'impiego il suo interesse per il soggetto. Allo stesso modo si comunica la fine del rapporto di lavoro. In genere, capita che sia il centro per l'impiego a rilasciare al richiedente la scheda professionale, ma considerata la mole di assunzioni che oggigiorno avviene per via telematica, la consegna della scheda al datore di lavoro non è richiesta né indispensabile.