Introduzione
Se devi acquistare la tua prima casa e magari vuoi richiedere un mutuo oppure stai ristrutturando casa perché vuoi venderla uno dei documenti obbligatori da avere è il Certificato di abitabilità. Ottenerlo non è difficile ma i tempi non sono brevissimi, in questa guida ti spiegheremo passo passo come richiedere il tuo certificato di abitabilità o agibilità.
Occorrente
- Richiesta in marca da bollo da 16,00
- Modulo di richiesta reperibile in Comune
- Certificazioni rilasciate dalle ditte appaltatrici
Utilità della richiesta
Il Certificato di abitabilità o agibilità è un documento ufficiale rilasciato dal Comune in cui ha sede l'immobile oggetto della richiesta e serve a certificare che quell'unità abitativa rispetta le normative vigenti riguardo i temi di sicurezza, impianti e igiene e che quindi può essere abitato. Si richiede solo per immobili destinati ad usi residenziali quali appartamenti, ville e villini e simili. Per unità non residenziali si richiede il Certificato di agibilità. Oggi sono stati accorpati e vengono tutti e due identificati col nome di Certificato di agibilità.
Materiale necessario
Richiedere il Certificato di abitabilità o agibilità è semplice, occorre compilare un modulo di richiesta già predisposto dal Comune, inserire una marca da bollo da 16,00 euro e presentarla all'ufficio protocollo. Una volta presentata la richiesta il comune interessato vi chiederà, in base ai documenti a sua disposizione, di integrare degli allegati e vi elencherà quali sono. In base alle richieste potreste aver bisogno di un tecnico abilitato ed iscritto al relativo albo.
Professionista addetto
Per il rilascio del Certificato di abitabilità o agibilità vi conviene affidarvi ad un tecnico abilitato ed iscritto al relativo albo che produrrà tutta la documentazione occorrente. Occorrerà infatti presentare una perizia giurata che attesti che le condizioni dell'immobile siano buone e che vi siano rispettate le condizioni di igiene e sicurezza e che tutti gli impianti siano a norma.
Documentazione dalle ditte
Se avete da poco ristrutturato fatevi rilasciare dalla ditta che ha eseguito i lavori tutti i certificati relativi agli impianti che allegherete alla richiesta del certificato di abitabilità o agibilità. Inserite anche una copia della documentazione relativa al collaudo statico fatto illo tempore (quando venne realizzata l'opera) così da velocizzare la risposta da parte del comune.
Tempistiche di attesa
La risposta da parte del comune non sarà tempestiva, potreste aspettare anche dei mesi per avere rilasciato il certificato di abitabilità o agibilità e poterlo usare per i fini desiderati. Se occorrono integrazioni di documenti o elaborati il comune ha un tempo di 30 giorni per comunicarvi tutte le sue richieste. La comunicazione verrà inviata sia all'indirizzo di residenza di chi ha fatto la richiesta che al tecnico incaricato che ha redatto eventuale documentazione allegata agli atti.
Approvazione della richiesta
Con la vigente materia, una volta trascorsi i 30 giorni senza risposta da parte del comune a cui è stata inoltrata la richiesta, vige il silenzio/assenso. In questo caso potete considerare rilasciato il Certificato di abitabilità o agibilità in maniera virtuale cioè senza alcun documento alle mani in cui c'è scritto espressamente, ma comunque valido. Io vi consiglio di farvi rilasciare comunque il certificato per iscritto da parte del comune, averlo è sempre bene e potete esibirlo ogni qualvolta vi servirà.
Parametri minimi per ottenerlo
A scanso di equivoci, facciamo luce su alcuni dei requisiti minimi che l'immobile deve avere per poter essere ritenuto abitabile. In primo luogo, l'altezza minima ponderale di 2,70 metri, altrimenti nel caso di soppalchi o di corridoio questa scende a 2,40 metri. Altro discorso da tenere in considerazione è la dimensione minima per i monolocali, per una persona, di 28 metri quadri, servizi inclusi nella misurazione. Questa sale a 38 metri quadri nel caso vi abitino due persone. Inoltre, è da considerare anche il rapporto aeroilluminante, che deve essere di 1/8 sulla superficie calpestatile. Questo deve essere tale per ogni singola camera. Infine, vanno considerate le dimensioni minime delle camere da letto, 9 metri quadri se singola, 14 metri quadri se doppia. Scontato sottolineare che tutti gli impianti, come quello del riscaldamento, quello elettrico e quello idraulico debbano essere a norma di legge.
Parametri per le nuove costruzioni
Nel caso di nuove costruzioni, ai parametri sopra citati, vanno inclusi anche i requisiti di sicurezza statica dell'edificio, oltre alla classificazione del risparmio energetico. Questi ultimi due garantiscono ad esempio che, oltre a garantire un basso impatto sui consumi per garantire ad esempio un ottima tenuta del calore in inverno, garantiscono anche che l'immobile sia in grado di resistere in caso di sismi.
Consigli
- da richiedere entro 15gg dalla data di ultimazione lavori.