Come richiedere gli assegni al nucleo familiare per i genitori non conviventi
Introduzione
Gli assegni familiari sono un aiuto economico concesso dallo Stato. Questi variano a secondo come è composto il reddito familiare e in base al reddito del richiedente. Hanno diritto a percepire gli assegni familiari tutti i lavoratori di qualsiasi età, sesso e nazionalità che, avendo familiari a carico, prestano il lavoro retribuito alla dipendenze di terzi. Poiché gli assegni sono a carico dell'INPS, i datori di lavoro li pagano al lavoratore e ne richiedono il rimborso all'ente. Sono previsti tre categorie di assegni: con figli e gli equiparati, per il coniuge e per i genitori e avi. In questa guida andremo a trattare come richiedere gli assegni al nucleo familiare per i genitori non conviventi. Spiegheremo oggi come può si può chiedere questo aiuto e chi ne ha il diritto.
Occorrente
- Modello Anf 43 (Sr 16)
- Dichiarazione dei redditi
- Isee del nucleo familiare
- Codice fiscale
- Carta d'identità
Conoscere la legge relativa agli assegni familiari
La prima cosa da fare è quella di conoscere la legge relativa agli assegni familiari. La maggior parte dei richiedenti ha un reddito basso e convive con i propri figli o con la persona per cui fa richiesta, ma ci sono anche casi (in misura sempre maggiore) in cui un genitore può non convivere con i propri figli. Quindi tra i possibili fruitori ci sono i lavoratori dipendenti privati e pubblici, anche di nazionalità straniera, in attività (a tempo pieno e parziale). Possono essere richiesti da tutti i lavoratori dipendenti (part/full time), dai pensionati e dai coltivatori. Per poter far richiesta è necessario non superare una certa soglia di redditto ed avere dei familiari a carico. Spetta una quota per ogni familiare a carico (compresi i figli fino a 21 anni o 26 se studenti). Nel nucleo familiare rientrano anche le persone non conviventi proprio perché per la richiesta degli assegni non si fa riferimento al "nucleo anagrafico" e cioè tutte le persone che risiedono nella stessa casa (stato di famiglia), ma al "nucleo dichiarato nell'isee" dove appunto si dichiarano tutti i soggetti conviventi e non a carico del richiedente fisicamente.
Conoscere l'importo degli assegni familiari
Adesso è fondamentale conosce l'importo degli assegni familiari. L'importo mensile cambia a secondo del numero composto e del reddito del nucleo familiare. Per conoscerlo si deve fare riferimento alle tabelle pubblicate dall'Inps sul sito apposito. Oppure recasi direttamente negli uffici. Quest'ultime sono aggiornate in base ai dati dell'inflazione. Per il 2017 e fino al 2019 l'importo è rimasto invariato per via del leggero calo dell'inflazione.
Fare la richiesta degli assegni familiari
A questo punto si può fare la richiesta degli assegni familiari. Il richiedente non convivente può richiedere gli assegni familiare se il coniuge non lavora o dopo autorizzazione dell'Inps con le seguenti modalità: Per i lavoratori dipendenti va fatta domanda al proprio datore presentando il modulo sr16. Direttamente all'inps negli altri casi con diverse modalità call center, caf, on line. La domanda va presentata al datore di lavoro, nel caso in cui si svolga un'attività lavorativa dipendente (non agricola). In tutti gli altri casi, come ad esempio, quelli in cui il pagamento è effettuato in modo diretto all'Inps.
Presentare la domanda degli assegni familiari
Per concludere si può presentare la domanda degli assegni familiari. Quest'ultima si presenta all'Istituto previdenziale scaricando il modulo dal sito Inps. Dopodiché si invia online. Ad esempio, dovranno seguire questa procedura i disoccupati, gli operai, agricoli, colf, badanti e pensionati. Per chiunque abbi i requisiti e abbia fatto la domanda la risposta verrà fornita dai 30 ai 60 gg, laddove venga respinta vi è possibilità di ricorso. La domanda ha scadenza un anno e va ripresentata una richiesta ogni anno. Qualora durante l'anno vi siano cambiamenti nel nucleo familiare ne va informato direttamente l'Inps, allegando la nuova documentazione.
Guarda il video

Consigli
- Consiglio di controllare sempre prima tutta la documentazione e presentare le domande con largo anticipo e se inesperti rivolgersi ad un patronato
- In caso di cessazione del rapporto di lavoro, i datori inviteranno il dipendente alla compilazione di una dichiarazione provvisoria per stabilire l'esistenza o meno del diritto. In caso di mancata presentazione della dichiarazione o di accertamento del superamento dei limiti del reddito provvederanno ai recuperi in un'unica soluzione