Come revocare l'amministratore di condominio
Introduzione
La maggior parte dell'ente persone nell'epoca moderna vive in un condominio. Nonostante questo fatto abbia anche dei notevoli vantaggi, c'è comunque bisogno di designare un amministratore di condominio che si occupi di tutti i problemi e della gestione del palazzo stesso. Capita però che alcune volte, l'amministratore non adempia ad i propri compiti o che non si comporti in modo corretto con o condomini; in questo caso diventa necessario revocarlo e sceglierne un altro. In questa guida vi mostrerò come revocare l'amministratore di condominio. Oggi, in questa guida vedremo come revocare l'amministratore di condominio e tutti i procedimenti che possono interessare una qualunque persona per una procedura per la revoca dell'amministratore di dove si abita quindi di un condominio. I procedimenti che andremo ad elencare successivamente sono validi per tutte quelle procedure che hanno come obiettivo la revoca dell'amministratore. Vediamo di seguito come fare.
Le motivazioni
Analizzando le motivazioni per cui potrebbe essere necessario un cambio di amministratore possiamo elencare: mancata azione tempestiva nel caso di urgenti opere di manutenzione dello stabile, mancata convocazione di assemblee periodiche o assenza nelle suddette, condanna dell'amministratore per problemi con la Pubblica Amministrazione, cattiva gestione del patrimonio condominiale o addirittura prelievi di denaro per fini personali che non sono nell'interesse dello stabile. Per qualsiasi procedura quando si tratta di una cosa seria come questa ovvero la revoca dell'amministratore di condominio servono le cosiddette motivazioni. Le motivazioni quindi sono molto importanti e devono essere sia dette ad un avvocato semmai ci dovesse essere bisogno ma devono essere scritte anche all'interno di tutti quei fascicoli che dovremmo andare a compilare una volta avviata la revocazione.
L'assemblea
Se si presenta anche soltanto una di queste situazioni, i condomini, anche se si tratta di un singolo individuo, possono richiedere la convocazione di un'assemblea per effettuare una mozione di sfiducia contro l'amministratore. In realtà un condomino può richiedere la revoca anche in caso di semplice antipatia nei confronti dell'incaricato. Nel caso di motivazioni che coinvolgono prelievo di denaro o manomissione delle spese condominiali, la legge prevede la possibilità di rivolgersi direttamente ad un tribunale competente. In caso di revoca dell'amministratore invece, l'assemblea dovrà provvedere al più presto alla candidatura di un nuovo amministratore, che potrà essere sia una persona appartenente allo stabile, sia una persona esterna, ricordando che, con la recente modifica della legge sui condomini, saranno necessari alcuni requisiti tra cui: frequentazione di un apposito corso utile per imparare le basi della contabilità, diploma di maturità, eventuale accordo con i proprietari nell'assumersi tutte le responsabilità in caso di irreparabili problemi dovuti ad un errato operato. Per quanto riguarda il consulto o meglio in confronto stesso tra l'amministratore del condominio con i vari condomini può essere possibile tramite una richiesta di convocazione di un'assemblea. Ovviamente questa assemblea deve avere come argomento principale le cosiddette motivazioni per la sfiducia che andrete a dare all'amministratore quindi una volta detta la sfiducia dovrete dire anche le allegate motivazioni che vi abbiamo specificato nel passo precedente.
Il numero di proprietari
Per validare l'assemblea, sarà necessaria la presenza di un numero di proprietari rappresentanti almeno la metà del valore dello stabile. In caso contrario l'assemblea si considera rimandata. All'ordine del giorno dovrà essere comunicata l'intenzione di revocare l'incarico all'amministratore di condominio. L'amministratore di condominio è obbligato a convocare l'assemblea straordinaria. In caso di mancata convocazione i proprietari potranno decidere di organizzare tra loro la riunione, nominando un capogruppo. Obbligo del richiedente è comunicare il giorno e l'orario previsti all'amministratore. Sarà poi compito di quest'ultimo informare gli altri condomini riguardo al luogo ed alla data dell'assemblea, affinché si possano liberare e parteciparne. Ovviamente per convocare quella famosa assemblea per il confronto tra lo stesso amministratore di condominio ed i condomini deve raggiungere una certa somma di partecipanti o meglio un certo numero per confermare questa convocazione e far attuare l'assemblea richiesta.
La votazione
Per procedere alla votazione si può scegliere varie tecniche: dalla semplice alzata di mano ad un urna con bigliettini (ha il notevole vantaggio dell'anonimato). Perché la votazione di sfiducia all'amministratore di condominio sia valida, occorre però raggiungere almeno il 50% più uno di voti a favore, altrimenti la sfiducia non andrà a buon porto e non si potrà revocare l'amministratore di condominio. Un'altra cosa molto importante è la votazione che deve avvenire all'interno dell'assemblea. La maggior parte dei condomini o all'interno delle maggior parte delle assemblee le votazioni vengono fatte o per alzata di mano con un conteggio post votazione delle persone aderenti e non aderenti oppure con un foglio con ogni singolo nome e cognome di tutti i partecipanti all'assemblea e con tanto di firma di quella persona nel campo di adesione o nel campo di non adesione.