Se si presenta anche soltanto una di queste situazioni, i condomini, anche se si tratta di un singolo individuo, possono richiedere la convocazione di un'assemblea per effettuare una mozione di sfiducia contro l'amministratore. In realtà un condomino può richiedere la revoca anche in caso di semplice antipatia nei confronti dell'incaricato. Nel caso di motivazioni che coinvolgono prelievo di denaro o manomissione delle spese condominiali, la legge prevede la possibilità di rivolgersi direttamente ad un tribunale competente. In caso di revoca dell'amministratore invece, l'assemblea dovrà provvedere al più presto alla candidatura di un nuovo amministratore, che potrà essere sia una persona appartenente allo stabile, sia una persona esterna, ricordando che, con la recente modifica della legge sui condomini, saranno necessari alcuni requisiti tra cui: frequentazione di un apposito corso utile per imparare le basi della contabilità, diploma di maturità, eventuale accordo con i proprietari nell'assumersi tutte le responsabilità in caso di irreparabili problemi dovuti ad un errato operato. Per quanto riguarda il consulto o meglio in confronto stesso tra l'amministratore del condominio con i vari condomini può essere possibile tramite una richiesta di convocazione di un'assemblea. Ovviamente questa assemblea deve avere come argomento principale le cosiddette motivazioni per la sfiducia che andrete a dare all'amministratore quindi una volta detta la sfiducia dovrete dire anche le allegate motivazioni che vi abbiamo specificato nel passo precedente.