Come rettificare o integrare il Modello Unico
Introduzione
Il modello Unico può essere utilizzato da tutti i contribuenti tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi percepiti o prodotti nell?anno solare precedente. Diversamente da quanto accade con il modello 730, i crediti o i debiti risultanti, dovranno essere trasmessi direttamente all?Agenzia delle Entrate, che effettuerà le relative operazioni di conguaglio. Con un conguaglio a credito, l?Agenzia delle Entrate provvederà al rimborso diretto, con dei tempi che si allungano fino a due, tre anni dalla richiesta. Con un conguaglio a debito, invece, il contribuente è tenuto a versare le imposte tramite la delega di pagamento F24, entro la scadenze previste per l?anno di presentazione della dichiarazione reddituale. Se abbiamo avuto più datori di lavoro nell?anno precedente o se l?unico datore di lavoro non ha effettuato correttamente le operazioni di conguaglio, saremo obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi, ma è sempre il contribuente che deve verificare e presentare la dichiarazione all?Agenzia delle Entrate. Tuttavia, può capitare che, anche dopo aver presentato la dichiarazione, ci si accorga di aver commesso degli errori o di aver dimenticato di indicare alcuni oneri sostenuti. In base al principio dell'autonomia delle dichiarazioni, non è possibile rimediare all'errore modificando i saldi con la dichiarazione dell'anno successivo. Si dovrà, altresì, presentare una dichiarazione integrativa a favore o una dichiarazione integrativa da ravvedimento operoso. In questa guida verrà spiegato come è necessario procedere per rettificare o integrare il Modello Unico.
Occorrente
- Modello Unico PF;
RIvolgetevi ad un CAAF
Innanzitutto è doveroso segnalare che l?Agenzia delle Entrate, attraverso la dichiarazione precompilata, dà ad ogni contribuente la possibilità di trasmettere e correggere autonomamente la dichiarazione dei redditi attraverso il modello Unico. Tuttavia, trattandosi di dichiarazioni delicate, se non si è in possesso di una conoscenza approfondita della materia, è consigliabile farsi assistere in uno dei tanti Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale dislocati sul territorio nazionale.
Ricordate di segnalare la "dichiarazione integrativa"
Per rettificare o integrare il modello Unico, è di fondamentale importanza essere in possesso della dichiarazione errata trasmessa all?Agenzia delle Entrate. A questo punto sarà necessario presentare una nuova dichiarazione barrando l'apposita casella "dichiarazione integrativa" che si trova nella seconda facciata del modello Unico. Tale modello dovrà essere compilato in tutte le sue parti, come faremmo per una nuova dichiarazione, ed infine dovrà essere inviato per via telematica all?Agenzia delle Entrate.
Integrate la dichiarazione errata
Il termine per l?invio, in caso di dichiarazione integrativa a favore, che rettifichi l?imposta a favore del contribuente è fissato entro le scadenze previste per la presentazione della dichiarazione relativa all'anno di imposta successivo. Tale modello può essere utilizzato per integrare, per correggere errori od omissioni, che abbiano causato l'indicazione di un maggior reddito, o di un maggior debito di imposta, o ancora di un minor credito. Nel medesimo caso non si applicano multe e l'eventuale credito risultante dalla nuova dichiarazione può essere adoperato in compensazione o richiesto a rimborso.
Calcolate le sanzioni edittali
Le dichiarazioni integrative da cui risulti un maggior debito nei confronti dell?Agenzia delle Entrate, e che quindi prevedono un ravvedimento operoso del contribuente, possono essere presentate entro il termine di scadenza previsto per la presentazione della dichiarazione successiva. In questo caso il contribuente è tenuto comunque al versamento delle sanzioni edittali, che verranno però ridotte ad un decimo del minimo (pari a 268 euro), e quindi a 26,80 euro, e ad un decimo degli interessi per ritardato pagamento dell'imposta, pari quindi al 3%.
Rispettate i termini di presentazione
Il contribuente potrà anche presentare, entro i 90 giorni successivi alla presentazione della dichiarazione ordinaria, una dichiarazione integrativa del modello Unico, da cui risulti un debito maggiore. In questo caso, la correzione dei dati precedentemente omessi comporta una riduzione delle sanzioni edittali ad un dodicesimo del minimo, cioè 21,50 euro, e il pagamento del 2,50 % dell'imposta dovuta e non versata a titolo di interessi.
Rispettate il temine dei 5 anni
E? importante sottolineare che, la dichiarazione integrativa del modello Unico potrà essere presentata per correggere errori od omissioni entro il termine di decadenza dell'azione di accertamento, ossia il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello della presentazione della dichiarazione originaria. Il contribuente, entro questo termine potrà procedere al contestuale pagamento del tributo dovuto e dei relativi interessi. La sanzione, ove dovuta, sarà poi applicata direttamente dall'Amministrazione finanziaria.
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Consigli
- I programmi di elaborazione delle dichiarazioni in dotazione ai CAAF consentono di calcolare automaticamente sanzioni ed interessi;
- Se non siete esperti del settore contabile, evitate calcoli macchinosi o manuali;